I recettori biologici

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Il progetto FlexSmell ha come obiettivo fondamentale arrivare a realizzare sensori selettivi che possano rispondere solo ed esclusivamente alla sostanza di interesse. Questo non è una obiettivo facile, anzi è un aspetto estremamente critico ma molto importante per il progetto, in quanto il sensore deve riuscire a individuare esattamente una caratteristica del prodotto (per esempio l’odore della frutta che sta andando a male, oppure se si tratta di una sostanza grassa si dovrà andare a monitorare la sostanza che dà il caratteristico odore di rancido).

Il modo per affrontare questo problema FlexSmell lo ha trovato guardando la natura e osservando i moltissimi animali che comunicano tra loro rilasciando nell’ambiente delle sostanze odorigene.

Per esempio i topi marcano subito il territorio urinando quando vengono immessi in un nuovo ambiente, rilasciando con l’urina una sostanza che ha un odore ben specifico e che trasmette una determinata informazione rilevata dal sistema olfattivo degli altri topi. I ricercatori possono isolare questi recettori, e sfruttare la capacità di questi sistemi biologici di riconoscere la sostanza che si deve analizzare. Quindi inglobare nel sensore e poi nel dispositivo elettronico una biomolecola. (S. P.)