Sì dell’Italia alla Convenzione Onu sui corsi d’acqua

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Un tratto del fiume Fiora
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La Convenzione disciplina l’uso, la gestione e la protezione dei corsi d’acqua internazionali. «La convenzione potrebbe raggiungere i 35 Stati aderenti anche in tempo per il 2013, l’Anno internazionale della cooperazione nel settore idrico»

Se quest’anno l’Italia delle discipline olimpiche acquatiche non riesce a ingranare la marcia, primeggia invece l’impegno in acqua del Governo italiano che, nel pomeriggio di ieri, ha provveduto alla ratifica della Convenzione Onu sui corsi d’acqua internazionali.

Sotto la spinta dell’Ong ambientalista Green Cross Italia, che da anni sta conducendo un’impegnativa campagna a favore della Convenzione, il via libera definitivo arriva dal Senato: l’assemblea di Palazzo Madama ha approvato il disegno di legge all’ordine del giorno confermando, dopo la precedente approvazione della Camera dei Deputati, l’intenzione del nostro Paese di riprendere un ruolo centrale nei trattati sui corsi d’acqua internazionali.

Si tratta di un grande passo in avanti sul fronte della tutela delle nostre risorse, considerando che il documento internazionale (l’unico riferimento giuridico globale che disciplina la gestione, l’uso e la protezione dei 276 corsi d’acqua transfrontalieri presenti nel mondo) porterà un contributo importante alla realizzazione di una gestione equa delle risorse idriche che superano i confini nazionali, «uno strumento necessario – secondo il presidente di Green Cross Italia Elio Pacilio – per arrivare a una risoluzione pacifica dei conflitti legati all’acqua».

Secondo quanto dichiarato dal presidente dell’Ong, «oggi solo il 40% dei corsi d’acqua internazionali risulta coperto da accordi di gestione e tutela ufficiali, che peraltro si rivelano molto spesso insoddisfacenti»; questa convenzione permette di stipulare accordi che possano dirimere eventuali casi di contrasto tra le differenti utilizzazioni di un corso d’acqua internazionale, avendo quale obiettivo primario la tutela dei bisogni idrici a uso civile, e il contributo italiano aggiunge un nuovo slancio all’entrata in vigore del documento.

«Siamo felici che nostro lavoro di accelerare i tempi necessari per la ratifica abbia dato i suoi frutti – dichiara ancora Elio Pacilio – considerando anche che l’Italia si era mostrata fin da subito uno dei Paesi più attivi nella promozione della Convenzione. Desidero esprimere il mio sincero apprezzamento ai rappresentanti del governo e delle istituzioni che recentemente hanno accolto il nostro impegno».

Parole di incoraggiamento e i complimenti per l’operato dell’Ong in Italia arrivano anche da Marie-Laure Vercambre, direttore del Programma per l’acqua di Green Cross International, secondo la quale «la convenzione potrebbe raggiungere i 35 Stati aderenti anche in tempo per il 2013, l’Anno internazionale della cooperazione nel settore idrico». Occhi puntati dunque al nuovo appuntamento che costituirà, tra l’altro, un fondamentale momento di riflessione sulla governance globale e sui trattati per l’acqua.

(Fonte Green Cross)