Lo zoo di Copenhagen come un… mattatoio

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Dopo la giraffa Marius, uccide anche quattro leoni. Secondo la struttura i due cuccioli di leone sarebbero stati uccisi per evitare una possibile aggressione da parte di altri adulti. Gli altri due adulti perché troppo vecchi. L’Enpa: La politica europea dia un segno e dica basta alla cattività

«Più che uno zoo, la struttura di Copenhagen sembra essere diventato un mattatoio; un luogo di morte degli animali oltre che di cattività». Queste le parole con cui il direttore scientifico dell’Enpa, Ilaria Ferri, commenta il nuovo episodio di soppressione di animali nello zoo di Copenhagen, quello divenuto tristemente noto per avere ucciso e dissezionato la povera giraffa Marius. «Questa volta è stato il turno di quattro esemplari di leone, due anziani e due cuccioli – prosegue Ferri –. E la prossima volta a chi toccherà? Ma soprattutto a quale risibile pretesto ricorrerà lo zoo di Copenhagen nel disperato tentativo di salvare la faccia di fronte all’opinione pubblica internazionale? Marius è stato ucciso perché di troppo; i due cuccioli di leone invece per evitare una possibile aggressione da parte di altri adulti. In altri termini, con una deprecabile operazione di maquillage linguistico, la struttura, che ha definito la soppressione dei cuccioli come “eutanasia”, vorrebbe quasi lasciare intendere che gli animali sarebbero stati uccisi “nel loro stesso interesse”».
«Naturalmente – prosegue Ferri – come dimostra l’ondata di indignazione provocata dalla morte di Marius, l’opinione pubblica internazionale non crede a giustificazioni infondate e pretestuose, e non è più disposta a tollerare simili gesti violenti, crudeli ed inutile ai danni di altri esseri viventi, compiuti da chi, come gli zoo, si vuole addirittura arrogare una funzione di conservazione delle specie; cosa evidentemente che con la cattività non ha nulla a che vedere».
Alla vigilia delle elezioni europee l’Enpa chiede a tutti i futuri candidati al Parlamento europeo di fermare la barbarie e di porre fine alle strutture di cattività in tutta Europa (zoo, delfinari, acquari, circhi); strutture che spesso non rispettano neanche le normative nazionali e internazionali. Uccisioni come quelle perpetrate in Danimarca non sono più tollerabili e sono in palese conflitto con l’idea di civiltà di cui l’Europa intende farsi portatrice.