A Kiev la scienza oltre le contese politiche

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Dall’inquinamento elettromagnetico e atmosferico agli studi sull’Alzheimer le conoscenze apportate dai vari ricercatori e dalla comune ricerca della verità verso nuove frontiere della conoscenza sui meccanismi della vita che sono fondamentali per poter giungere a nuovi equilibri nel rapporto tra uomo e il suo clima ambiente, che guerre a parte, deve pervenire a nuovi sviluppi sostenibili nel Villaggio Globale che è la nostra Terra. Le relazioni

La quattro giorni di Kiev è finita ed è tempo di tirare le somme scientifiche e non solo.
Il clima di Kiev era primaverile in tutti i sensi. Tre giorni di conferenza con il grosso delle relazioni in cirillico stretto (parlato e scritto in russo e ucraino) con solo alcune relazioni in inglese. Un limite che dovrebbe essere superato nelle prossime conferenze internazionali ad Est, in particolare se si vuole promuovere la cooperazione scientifica internazionale (come si vede parlo bene e razzolo male… in italiano).
In attesa dell’esperanto ci si attesta largamente sull’inglese.

maidanNella foto a fianco si può vedere quasi un simbolo della primavera di Kiev che a sorpresa mostrano l’Europa scientifica unita e fraterna nella stessa piazza Maidan dove russi, ucraini e italiani collaborano e vivono insieme la lotta scientifica contro le malattie alla ricerca di quelle conoscenze destinate a migliorare la qualità della vita nelle società moderne e spesso la vita stessa ai pazienti colpiti dal fuoco amico delle terapie (100.000 morti all’anno solo negli Usa).

Di grande prospettiva in questa direzione la relazione del prof. Vitaly K. Koltover di Mosca sul «Nuclear Spin Catalysis in Biosystems: Premises and Promises», che evidenzia un potenziale ruolo di isotopi di atomi che hanno una maggiore capacità delle molecole normali di attivare alcuni enzimi, mostrando un ruolo del magnetismo nei meccanismi farmacologici. Qualcosa di simile sembra emerge dai lavori del prof. Yuriy Gorgo del Politecnico di Kiev (dipartimento di medicina della Riabilitazione che collabora con l’analogo dipartimento di Tor Vergata), che ha indagato negli ultimi 30 anni l’influenza dei campi magnetici del sole sui potenziali elettrici cutanei e sulle relative influenze fisiopatologiche sui vari organi che, come evidenziato nella relazione, sembrano ben connesse sul modello individuato dal medico tedesco Reinold Voll nelle sue mappe dell’Elettroagopuntura, che sarà bene studiare e verificare a livello anatomofisiologico, come ha sostenuto ancora una volta Vincenzo Valenzi durante il suo intervento plaudendo all’impegno in questa direzione dell’Istituto di Fisiologia dell’Accademia delle Scienze dell’Ucraina che organizzava la conferenza.

Tale indirizzo viene confermato anche dagli studi sull’Alzheimer presentati dalla prof. Emilia Costa Neuropsichiatra della Sapienza di Roma che ha illustrato i primi studi sul trattamento delle demenze con campi magnetici ad alta modulazione.
Sempre sulle demenze l’altra relazione italiana presentata dai dott. Giuseppe Dore e Marinella D’Onofrio della Scuola di Sassari, che mostra i risultati di un approccio psicoanalitico avanzato alla cura della malattia del cervello che ad oggi vede scarsi risultati con le cure farmacologiche e che sembra invece meglio aggredibile con la psicoterapia come hanno ben apprezzato i colleghi della Scuola Russa pubblicando un altro lavoro di Dore e D’Onofrio proprio sulla rivista «ПСИХОТЕРАПИЯ», № 4 (136), 2014 г.

Il tutto sembra nascere dai lavori sul clima della Scuola di Beregosky, che sui Carpazi conduce studi sugli effetti del clima montano su varie patologie respiratorie dalla tubercolosi, all’asma a malattie metaboliche e degenerative indotte dall’inquinamento atmosferico. A Kiev sono state sviluppate tecnologie che riproducono il clima montano e una relazione in questo senso è stata presentata da Lisukha Lyubov, Stepanova Yevgeniya, Kolpakov Igor.

I lavori che erano stati aperti dal Direttore dell’Istituto di Fisiologia il prof. Crystall e dal direttore dell’Agenzia spaziale dell’Ucraina prof. Fedorov, sono stati condotti dal prof. Vadim Beregosky che ha guidato un ricchissimo dibattito caratterizzato dalla profondità delle conoscenze apportate dai vari ricercatori e dalla comune ricerca della verità verso nuove frontiere della conoscenza sui meccanismi della vita che sono fondamentali per poter giungere a nuovi equilibri nel rapporto tra uomo e il suo clima ambiente, che guerre a parte, deve pervenire a nuovi sviluppi sostenibili nel Villaggio Globale che è la nostra Terra, che deve e può diventare una Terra ricca e felice dove gli Uomini collaborano fraternamente insieme come hanno fatto in questa quattro giorni di Kiev.

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