Piante come minatori

992
foto Geomerce
Tempo di lettura: 2 minuti

Geomerce, il progetto di Gionata Gatto & Giovanni Innella che esplora un possibile futuro per agricoltura, estrazione mineraria e finanza. Le piante, insieme a varie tipologie di nutrienti, assorbono anche i metalli della terra attraverso l’attività delle radici. Queste piante sono conosciute con il nome di iper-accumulatori. Il metallo accumulato può essere successivamente estratto raccogliendo le foglie delle piante e bruciandole insieme ad altre parti della biomassa vegetale. Questo processo si chiama phyto-mining

Bello, utile, all’avanguardia: ecco il nuovo design olandese a Milano! Presentato con il sostegno del Consolato Generale dei Paesi Bassi di Milano e dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma, che durante la design week milanese (13-19 aprile) supportano la presenza di progettisti olandesi in una serie di mostre, collettive, incontri e workshop. L’interesse del consolato e dell’ambasciata è rivolto alla componente sociale, all’innovazione e ai temi dedicati alla sostenibilità ambientale, alla progettualità che arriva a trasformare il mondo, alla creatività in grado di far riflettere. Tutti i progetti promossi da consolato e ambasciata sono legati da una profonda ricerca nell’innovazione, dando suggestioni concrete sugli scenari futuri dell’economia e della società.

L’attività di promozione delle rappresentanze diplomatiche olandesi in Italia rivela la ricchezza e la profondità delle ricerche progettuali in corso in Olanda. Lo dimostra anche Geomerce, il progetto di Gionata Gatto & Giovanni Innella (entrambi ex studenti della Design Academy Eindhoven) che esplora un possibile futuro per agricoltura, estrazione mineraria e finanza.
Geomerce è un progetto di ricerca guidato dai recenti progressi scientifici ottenuti nel campo del fitorimedio e della fitoestrazione. Le piante, insieme a varie tipologie di nutrienti, assorbono anche i metalli della terra attraverso l’attività delle radici. Alcune specie di piante sono particolarmente efficienti nell’assorbire metalli pesanti come zinco, rame, nichel dal terreno in cui crescono, accumulandolo sullo strato fogliare, oltre che sullo stelo e in parte sulla zona radicale. Queste piante sono conosciute con il nome di iper-accumulatori. Il metallo accumulato può essere successivamente estratto raccogliendo le foglie delle piante e bruciandole insieme ad altre parti della biomassa vegetale. Questo processo si chiama phyto-mining.

Partendo da qui, Geomerce ri-immagina il modo con cui comunemente pensiamo all’agricoltura. Molti dei metalli assorbiti dalle specie iper-accumulatrici vengono giornalmente quotati nei mercati internazionali, come il London Metal Exchange. Questo dato, insieme ai risultati degli studi condotti dall’Università di Parma e Wageningen, ha posto le basi per immaginare campi e coltivazioni trasformati in assets finanziari e reserve di capitali. Grazie alla collaborazione con l’azienda svizzera C-CIT i designer hanno progettato un’installazione in cui il processo di assorbimento dei metalli di alcune piante viene per la prima volta registrato e documentato in tempo reale. Come risultato il valore delle piante nell’installazione varia costantemente, in relazione al valore del metallo nel mercato finanziario e alle performance della pianta che lo assorbe.
Geomerce disegna uno scenario in cui l’agricoltura si fonde alla finanza e le decisioni sulle colture vengono prese sulla base dei cambiamenti finanziari e del progresso scientifico.
Mostra organizzata con il sostegno dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e del Consolato Generale dei Paesi Bassi a Milano.