I nostri rifiuti tutti on line

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foto V. Stano
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Sia la produzione rifiuti sia i dati dell’differenziata di tutti i comuni italiani. Le informazioni sono suddivise anche per frazione merceologica (carta, legno, plastica, rifiuti elettronici ecc.) e la copertura temporale riguarda gli anni 2010, 2011, 2012 e 2013. Il portale si arricchirà a breve di due ulteriori sezioni: il quadro degli impianti di gestione dei rifiuti urbani; e i costi sostenuti dai comuni per il servizio di igiene urbana

Per la prima volta online la banca dati sulla produzione e la raccolta differenziata dei rifiuti urbani. All’indirizzo http://www.catasto-rifiuti.isprambiente.it/ è infatti possibile consultare i dati aggiornati annualmente dall’Ispra. Tali informazioni sono acquisite, elaborate e pubblicate dall’Istituto grazie al contributo delle sezioni regionali del Catasto e, in generale, di tutti i soggetti pubblici detentori dell’informazione, nonché attraverso il Modello Unico di Dichiarazione ambientale.
Il valore aggiunto di questa banca dati è il raggiungimento del massimo livello di disaggregazione, che va dal singolo comune al dato nazionale. Le informazioni, estremamente dettagliate, sono suddivise anche per frazione merceologica (carta, legno, plastica, rifiuti elettronici ecc.) e la copertura temporale riguarda gli anni 2010, 2011, 2012 e 2013.

Il portale si arricchirà a breve di due ulteriori sezioni: una inerente il quadro degli impianti di gestione dei rifiuti urbani localizzati sull’intero territorio nazionale (discariche, inceneritori, coinceneritori, impianti di compostaggio, digestione anaerobica, trattamento meccanico biologico), l’altra relativa ai costi sostenuti dai comuni per il servizio di igiene urbana (raccolta, trasporto, gestione).

Altra novità è la confrontabilità dei dati, in quanto frutto di elaborazioni standardizzate, condotte applicando la medesima metodologia per tutti i contesti territoriali; la metodologia di Ispra ha il pregio di rendere i dati sempre comparabili sia spazialmente (da una regione all’altra) sia temporalmente (da un anno all’altro).

Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e di trasporto di rifiuti o svolge le operazioni di recupero/smaltimento nonché le imprese e gli enti che producono rifiuti pericolosi ed i consorzi istituiti con le finalità di recuperarne particolari tipologie, comunicano annualmente alle Camere di commercio, tramite il Mud (Modello unico dichiarazione ambientale), le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti oggetto delle predette attività.

L’Ispra, sulla base di quanto trasmesso alle Camere di commercio, elabora i dati evidenziando le tipologie e le quantità dei rifiuti prodotti, raccolti, trasportati, recuperati e smaltiti, gli impianti di smaltimento e di recupero in esercizio e ne assicura la pubblicità.
Annualmente, infatti, l’Istituto pubblica il Rapporto Rifiuti Urbani, e il Rapporto Rifiuti speciali pericolosi e non raggiungibili anche dalla sezione «Pubblicazioni» presente sul sito.