«Come leader della città so che la nostra azione locale per adattarsi agli impatti del cambiamento climatico globale è una delle sfide straordinarie della nostra epoca. Possiamo imparare molto in tutta Europa attraverso Ecca e spero anche che altri saranno in grado di prendere lezioni dalla nostra esperienza»
Si sta svolgendo a Glasgow la Terza Conferenza europea sull’adattamento ai cambiamenti climatici (Ecca).
Il tema dell’Ecca 2017 è «Il nostro futuro pronto per il clima». Una conferenza che vuole ispirare e consentire alle persone di lavorare insieme per scoprire e fornire soluzioni positive per l’adattamento del clima che possano rafforzare la società, rivitalizzare le economie locali e migliorare l’ambiente.
Una conferenza che sta riunendo persone che forniranno azioni sul campo, dalle imprese alle industrie, dalle Organizzazioni non governative (Ong) alle amministrazioni locali e alle comunità, e questo per condividere conoscenze, idee e esperienze con i principali ricercatori e responsabili politici.
L’Ecca 2017 si sta svolgendo in Europa, nella città culturale di Glasgow, ma l’attenzione è globale, con presentatori provenienti da 48 paesi su cinque continenti. Un programma che prevede tre sessioni plenarie, 85 sessioni parallele, e tanto altro.
Il cambiamento climatico, argomento oggetto di discussione nel congresso, presenta un’ampia gamma di rischi gravi. La vulnerabilità però può essere ridotta costruendo società forti, eque e resilienti, proteggendo il capitale naturale e sfruttando soluzioni economiche a basso costo. Le azioni di adattamento del clima ben progettate possono avere maggiori benefici per la salute, l’economia e la biodiversità e possono anche avere sinergie con la mitigazione del clima.
L’Ecca 2017 si baserà sui risultati di Ecca 2013 svoltosi ad Amburgo e Ecca 2015 a Copenhagen, dove entrambi gli eventi hanno messo in evidenza i legami di ricerca politica e dei nuovi servizi di adattamento offerti dalle imprese.
Cllr Frank McAveety, Direttore del Comune di Glasgow, Presidente di Glasgow City Marketing Bureau e Presidente di Glasgow sostenibile ha dichiarato: «Come leader della città so che la nostra azione locale per adattarsi agli impatti del cambiamento climatico globale è una delle sfide straordinarie della nostra epoca. Possiamo imparare molto in tutta Europa attraverso Ecca e spero anche che altri saranno in grado di prendere lezioni dalla nostra esperienza».
Tra gli eventi in programma sarà presentata l’attività in corso sugli indicatori di impatto dei cambiamenti climatici del GdL del Sistema nazionale per la protezione ambientale (Snpa) sugli «Impatti, vulnerabilità e adattamento ai cambiamenti climatici», coordinata dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) con la partecipazione di 8 Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (Arpa) ossia Arpa Valle d’Aosta, Arpa Piemonte, Arpa Liguria, Arpa Friuli Venezia Giulia, Arpa Veneto, Arpa Emilia Romagna, Arpa Toscana, Arpa Sardegna.
I governi di tutta Europa stanno effettuando valutazioni su scala nazionale degli impatti, delle vulnerabilità e dei rischi associati ai cambiamenti climatici. Tali studi sono destinati ad essere utilizzati dai decisori politici come basi scientifiche ai fini dello sviluppo di strategie e piani di adattamento ai cambiamenti climatici a livello nazionale, supportando allo stesso tempo i decisori che operano nel contesto urbano a preparare piani locali di adattamento e di mitigazione.
Nel corso della sessione «Information needs for planning adaptation at national and local level» alla quale parteciperanno, oltre ad una rappresentanza del GdL Snpa (Arpa Friuli Venezia Giulia, Arpa Sardegna), anche rappresentanti dell’Agenzia europea per l’Ambiente, dell’Agenzia Federale Tedesca, dell’Università di Twente e Rotterdam (Olanda) e del Consiglio nazionale delle ricerche, Istituto di metodologie per l’analisi ambientale (Cnr-Imaa), verranno presentati i lavori in corso in Europa ed in alcuni paesi europei (Italia, Germania, Olanda) con l’obiettivo di promuovere una riflessione su quali siano le attuali esigenze informative su questo tema, quali le differenze ed i punti comuni fra i paesi, quali le barriere così come le lacune negli attuali sistemi conoscitivi.
Perché come ha affermato papa Francesco in un tweet in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente: «Non dimentichiamo mai che l’ambiente è un bene collettivo, patrimonio di tutta l’umanità e responsabilità di tutti».