A Parigi l’Award Benveniste

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    Nell’ambito della Conferenza internazionale «Cosmos and Biosphere», viene conferito ai migliori lavori, trent’anni dopo la pubblicazione su «Nature», delle ricerche di Jacques Benveniste che hanno dimostrato l’esistenza di reazioni attivate da basse e bassisime concentrazioni di principio attivo e spesso in presenza del solo segnale molecolare registrato nell’acqua e in altri sistemi molecolari e fisici, ridimensionando il paradigma che è la dose che fa il farmaco

    Trent’anni dopo la pubblicazione su «Nature», si festeggiano a Parigi i vincitori Dell’Award Benveniste che dal 2007 ogni due anni, nell’ambito della Conferenza internazionale Cosmos and Biosphere, viene conferito ai migliori lavori.
    Numerosi lavori scientifici ad Est in contemporanea con le ricerche di Jacques Benveniste hanno dimostrato l’esistenza di reazioni attivate da basse e bassisime concentrazioni di principio attivo e spesso in presenza del solo segnale molecolare registrato nell’acqua e in altri sistemi molecolari e fisici, ridimensionando il paradigma che è la dose che fa il farmaco.

    Molte grandi università di quella che è stata l’Unione Sovietica, da Novosibirsky a Saratov, da S. Pietroburgo a Sinferopoli, da Mosca a Kiev vedono ai vertici della ricerca scientifica vincitori Dell’Award Benveniste, nel mentre nella vecchia Europa tra Parigi e Cambridge due Premi Nobel, per la Fisica Brian Josephson e per la Medicina Luc Montagnier, continuano la ricerca teorica e sperimentale sviluppando le applicazioni emergenti dalle pionieristiche ricerche sull’acqua dello scopritore del Paf (Fattore di aggregazione piastrinica). Di rilievo anche gli sviluppi sull’asse Mosca Wasghinton dove Gerald Pollak ed Eugeny Germanov lavorano sulle proprietà dell’acqua e da oltre un lustro replicano l’Esperimento di Benveniste di trasmissione via internet del segnale molecolare del farmaco che, trasferito on line, mantiene buona parte delle sue origninali proprietà terapeutiche e ovviamente delle sue reazioni avverse misurabili con strumentazioni bioelettriche che ne evidenziano gli efffetti coerenti o incoerenti sull’uomo.

    Nel Comitato scientifico della Ajb i principali sviluppi vengono dal lavoro di Widom Srivastava e Vincenzo Valenzi pubblicati su Ijqc e i lavori sull’Effetto Bohm Arhanov a cui lavora il Gruppo di Mosca guidato da Edward Trukan che, sviluppando i lavori di Puthof, Preparata, Del Giudice, Scalia e altri, punta alle applicazioni su sistemi cellulari e sull’uomo.

    Appare evidente come i lavori di Benveniste pubblicati su Nature 30 anni fa siano nel perimetro delle conoscenze fisiche consolidate, su cui sarà utile sviluppare il grande potenziale di ricerca moderno che deve vincere la sfida della terapia di precisione personalizzata e delle grandi malattie degenerative, croniche, virali e batteriche che minacciano la salute dell’Uomo contemporaneo.