C’è un Totem nel nostro futuro

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L’Italia con oltre 1.500 decessi prematuri per milione di abitanti, paga un conto più salato degli altri grandi paesi europei all’inquinamento atmosferico. Sempre nel Rapporto tra le proposte per migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città ritroviamo anche la necessità di avviare un efficace programma di riqualificazione profonda degli edifici pubblici e privati andando a varare, ad esempio, linee guida nazionali sull’utilizzo delle biomasse per il riscaldamento domestico

Ridurre i costi in bolletta e le emissioni inquinanti? Con i microcogeneratori ad alta efficienza, sistemi per il risparmio energetico ideati per fornire simultaneamente energia elettrica e calore nel pieno rispetto dell’ambiente, si può.
Di questo si è parlato durante l’incontro «Come tagliare i costi dell’energia rispettando l’ambiente» organizzato presso la sede dell’Associazione piccole e medie imprese di Torino e provincia (Api)  dalla stessa associazione, da Totem Energy, azienda che opera nel settore dell’efficienza e del risparmio energetico e da Delmastro srl, azienda che dal 1992 opera nei settori dell’automazione industriale.
Perché il risparmio nella bolletta è una questione inevitabilmente associata alla necessità di inquinare meno per salvaguardare il nostro ambiente e le generazioni future.
L’Italia è noto che abbia l’aria più inquinata fra i grandi paesi europei, col maggior numero di morti per inquinamento atmosferico. Il rapporto «La sfida della qualità dell’aria nelle città italiane» redatto dalla Fondazione sviluppo sostenibile in collaborazione con l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) affronta proprio questo problema.

L’Italia, si legge nello studio, con oltre 1.500 decessi prematuri per milione di abitanti, paga un conto più salato degli altri grandi paesi europei all’inquinamento atmosferico. L’Italia inoltre non risulta in linea con i nuovi obiettivi europei al 2030 di riduzione delle emissioni per quattro inquinanti su cinque, presenta diverse aree particolarmente critiche, oltre a quella nota del bacino padano, è in procedura di infrazione europea per il mancato rispetto dei limiti di Particolato PM10 e Biossido di Azoto (NO2) e con le politiche messe in atto negli ultimi anni non riuscirà a raggiungere livelli sufficienti di miglioramento della qualità dell’aria nelle città.
Un problema quello dell’inquinamento atmosferico in ambiente esterno che, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, nel mondo ogni anno costa la morte prematura di oltre 3 milioni di persone con oltre 83 milioni di anni di vita persi ogni anno.

Sempre nel Rapporto tra le proposte per migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città ritroviamo anche la necessità di avviare un efficace programma di riqualificazione profonda degli edifici pubblici e privati andando a varare, ad esempio, linee guida nazionali sull’utilizzo delle biomasse per il riscaldamento domestico.
E quando si pensa all’inquinamento atmosferico si pensa che esso sia indissolubilmente legato al trasporto su strada ma secondo quanto emerge da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec (struttura di ricerca della rassegna espositiva dedicata ad attrezzature ed aftermarket automobilistico) sulla base di uno studio del Politecnico di Milano sull’impatto sulla qualità dell’aria urbana da parte delle principali fonti di inquinamento, si evidenzia come gli impianti termici per il riscaldamento degli edifici inquinino fino a sei volte di più dei mezzi di trasporto.
Ed è qui che entra in gioco il Totem, indiscusso protagonista dell’incontro svoltosi oggi, microcogeneratore alimentato a metano che produce calore ed energia elettrica nel pieno rispetto dell’ambiente, genera calore gratis (con il Totem quello che si va a sostenere sono solo i costi dell’energia elettrica), abbatte le emissioni inquinando 20 volte in meno rispetto ad una classica caldaia, è compatto come una caldaia (128×79,5×192) ma produce sia calore sia elettricità.
Il Totem è l’erede del primo microcogeneratore al mondo realizzato dal Centro Ricerche Fiat e brevettato nel 1977 e possiede una tecnologia all’avanguardia avendo un innovativo motore a metano della Fiat 500 e della Panda, prodotto da Fiat Chrysler Automobiles, che, accoppiato ad un alternatore, produce energia elettrica. Questo poi tramite un efficiente sistema di scambiatori, permette che il calore del motore e dei fumi di scarico venga completamente recuperato e reso disponibile gratuitamente all’utente. Il sofisticato sistema di controllo motore Magneti Marelli, garantisce inoltre il rispetto della normativa Euro 6.
Una macchina che intende essere il riferimento assoluto nel panorama della microcogenerazione, con un approccio orientato all’estrema qualità e trasparenza e questo essendo stata fregiata dal marchio di un ente accreditato TÜV Rheinland Italia che ha validato la conformità del Totem alla normativa di riferimento e avendo prestazioni tecniche rilevate dal laboratorio di Micro-Cogenerazione del Politecnico di Milano.
Un micro generatore ad alta efficienza che, ponendosi al vertice della sua categoria, è classificato A++, e risulta così largamente più efficiente delle più recenti caldaie a condensazione.