I celiaci attendono risposte

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C’è tutto un fermento scientifico attorno a celiachia, fibromialgia e metodi di cura. Ma il nodo si scioglie con il confronto scientifico non con anatemi e simili. L’incontro a Campi Bisenzio e il prossimo a Firenze. Che succede all’estero

Dopo Inter Juventus, pare che nuove partite non calcistiche stiano prendendo le prime pagine e le prime serate italiane e non solo: le partite «scientifiche» contro le fake news varie contro cui è in campo, sempre più agguerrito, Roberto Burioni, da Che Tempo Fa, a RaiTre. Ma sull’altro fronte, quello della ricerca che osa, che vuole sperimentare, che insegue le verifiche e si pone domande scientifiche, si continua con incontri come quello di Campi Bisenzio su Celiachia e Fibromialgia.
Eppure, sarebbe utile, fra colleghi, cercare di capirsi e confrontarsi piuttosto che aprire fronti cercando di influenzare ad esempio il Senato per bloccare un incontro autunnale sull’Omeopatia.
Eppure stiamo parlando di metodi di cura che si possono deridere ma che sono utilizzati da milioni di persone, migliaia di medici e rimborsati dal Sistema sanitario francese su cui molto tranquillamente discutono in Parlamento senza vergogna.
E c’è anche la celiachia, che tira in ballo i metodi di coltivazione del grano, i tipi di grani e che affligge centinaia di migliaia di persone alle quali bisogna dare risposte e cure.
E piuttosto che scagliare anatemi, si potrebbe approfondire e avere menzione delle Equazioni di Maxwell, dell’Elettrodinamica quantistica coerente, dei Domini di Coerenza dell’Acqua e di come si possano meglio comprendere gli enigmi della celiachia che sono secondi solo forse agli enigmi dell’Omeopatia.
E per cercare di trovare un filo conduttore si potrebbe ascoltare un giovane fisico di Pisa, Francesco Troisi, per aver modo di riflettere sulla scienza che con tanta animosità si vorrebbe difendere.
Della vicenda celiaca, all’incontro, ne hanno parlato della storia e della sua chimico fisica anche il Pediatra omeopata Vat Marashi e il chimico tossicologo Patrizio Carrai.
La Celiachia è una malattia su cui i grandi scienziati della dose smemorati (negano le memorie biologiche ma le usano nei computer e nei loro pur intelligenti cervelli), dovrebbero meditare e studiare forse di più, prima di chiacchierare contro la cosiddetta antiscienza di cui sembrano in vero i paladini, volendo negare il diritto di tribuna e di discutere e anche di fare scienza su fenomeni e principi diffusi da secoli e praticati da milioni di cittadini. E non è un caso che se ne parlerà a Parigi, al Parlamento francese, il 28 novembre 2019. E ci sarà pure il Nobel Luc Montagnier… Mentre a Firenze nella sala del Consiglio regionale, il 18 ottobre ci sarà una lezione magistrale di Gerard Pollack sul Quarto stato dell’acqua.

Ma oltre alla Celiachia ieri a Campi si è discusso di fibromialgia, un altro grande enigma della medicina moderna. Ne hanno parlato un fibromialgico eccezionale Denys Figliuolo che ha raccontato la sua storia su cui stanno sviluppando dei lavori scientifici a Careggi, e Stefano Russo Senior Scientist delle Terme di Montecatini che ha dimostrato dati alla mano come le acque termali non sono tutte uguali e come esse siano efficaci ben oltre il placebo nella fibromialgia e in molte altre patologie croniche artroreumatiche e delle prime vie aeree oltre alla stipsi, che come ha riferito la dottoressa Albina Pisani, trovano dalle cure con le acque e i Fanghi di Chianciano benefici particolari con un meccanismo bioelettrico di cui si è trattato di recente in Crimea a Cosmos and Biosphere.
Successi terapeutici con acque e fanghi guidati con i Sep (Skin Electric Parameters) che ci guidano alla scelta dei fanghi delle acque e non solo.

 

R. V. G.