I fattori del cambiamento rilevanti per l’ambiente e la sostenibilità

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Il futuro dell’ambiente e della sostenibilità dell’Europa sarà probabilmente fortemente influenzato dagli sviluppi della natura sociale, tecnologica, economica, ambientale e geopolitica, nonché dai cambiamenti nei valori e negli stili di vita

È stato pubblicato dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea) il rapporto «Drivers of change of relevance for Europe’s environment and sustainability». Il rapporto sottolinea come il mondo sta diventando sempre più interconnesso attraverso flussi di informazioni, risorse, beni e servizi, persone e idee, e questo implica che i cambiamenti che si verificano in una parte del mondo è probabile che abbiano un effetto a catena sugli altri.

L’Europa, oltre ad aver svolto un ruolo fondamentale nel plasmare i cambiamenti globali negli ultimi secoli, oggi è strettamente intrecciata con il resto del mondo molto più che mai.

Molti «fattori del cambiamento» che incidono sull’ambiente e sulla sostenibilità in Europa non sono in realtà di natura ambientale e di origine europea, ma sono di fondamentale importanza nel determinare le prospettive ambientali e di sostenibilità a lungo termine dell’Europa.

Di conseguenza, vi è stato un crescente interesse per la riflessione sui sistemi e la conoscenza preventiva all’interno delle istituzioni dell’UE al fine di elaborare politiche più informate e, in definitiva, più efficaci.

Il futuro dell’ambiente e della sostenibilità dell’Europa sarà probabilmente fortemente influenzato dagli sviluppi della natura sociale, tecnologica, economica, ambientale e geopolitica, nonché dai cambiamenti nei valori e negli stili di vita.

Questi «fattori (driver) del cambiamento» differiscono l’uno dall’altro in relazione alla loro origine, natura, probabilità, significato, scala geografica e calendario. Sebbene alcuni di essi siano ben consolidati e noti, alcuni sono appena emersi e i loro effetti non si sono ancora manifestati o sono ancora sconosciuti.

Una varietà di «driver del cambiamento» sono analizzati nel rapporto con l’obiettivo di fornire un «quadro completo» dei cambiamenti che si verificano nell’interfaccia globale/europea.

Questi includono megatrend globali (ovvero tendenze globali a lungo termine che sono lente a formarsi ma di grande impatto), tendenze europee (ovvero tendenze consolidate che caratterizzano l’Europa in particolare), tendenze emergenti (ovvero sviluppi che stanno solo emergendo ma non sono ancora ben consolidati) e jolly (ovvero sviluppi futuri improbabili ma potenzialmente distruttivi).

Sono anche prese in considerazione le incertezze su potenziali sviluppi futuri, scenari, proiezioni, ipotesi e narrazioni nella valutazione. Insieme, rappresentano una rete di «driver del cambiamento» che sono altamente interconnessi, poiché uno sviluppo spesso co-evolve con altri.

Il rapporto quindi individua alcuni «cluster tematici» con l’obiettivo di esplorarne le caratteristiche, le interazioni e le potenziali implicazioni.

  • Cluster 1 – Crescita, urbanizzazione e migrazione della popolazione globale.
  • Cluster 2 – Cambiamenti climatici e degrado ambientale in tutto il mondo.
  • Cluster 3 – Aumentare la scarsità e la competizione globale per le risorse.
  • Cluster 4 – Accelerare il cambiamento tecnologico e la convergenza.
  • Cluster 5 – Spostamenti di potere nell’economia globale e nel panorama geopolitico.
  • Cluster 6 – Diversificazione di valori, stili di vita e approcci di governance.

Il rapporto fornisce poi una caratterizzazione approfondita di questi cluster, dei loro componenti e delle interazioni all’interno e tra i cluster.

(Fonte Arpat)