«Lo stile di vita dei paesi sviluppati, in particolare il fatto di vivere meno a contatto con piante e animali ha comportato un abbassamento della capacità del nostro sistema immunitario di far fronte a certi tipi di batterio»
Il miglioramento delle condizioni igieniche dei paesi sviluppati ha fatto aumentare il rischio allergia. È quanto emerso stamani a Padova durante la presentazione dei servizi online di Arpav dedicati a chi soffre di allergie. «Lo stile di vita dei paesi sviluppati, in particolare il fatto di vivere meno a contatto con piante e animali ? ha spiegato Guido Marcer, allergologo dell’Università di Padova ? ha comportato un abbassamento della capacità del nostro sistema immunitario di far fronte a certi tipi di batterio».
In Veneto soffre di allergie legate a pollini il 20 per cento della popolazione che sale a 30 per cento se si prendono in considerazione anche le allergie alimentari, talvolta correlate anch’esse ai pollini. Oltre allo stile di vita, incide sull’aumentare di allergie e malattie respiratorie negli adulti e nei bambini anche l’inquinamento atmosferico.
«Per aiutare i medici e i pazienti nella prevenzione del fenomeno delle allergie ? sottolinea Andrea Drago, direttore generale Arpav ? l’Agenzia per l’Ambiente del Veneto pubblica ogni settimana nel proprio sito internet il bollettino dei pollini presenti in ogni provincia corredato dai consigli dell’allergologo».
Arpav ha una rete di diciotto stazioni per il rilevamento dei pollini distribuite su tutto il territorio veneto. La maggiore fioritura dei pollini si ha tra aprile e maggio. In particolare in aprile nelle province di Belluno, Treviso, Vicenza e Venezia fioriscono carpini, betulle e frassini. Alla fine del mese di aprile fioriscono le graminacee soprattutto nelle province di Verona e Vicenza e si assiste alla prima fioritura di urticacee mentre in maggio si aggiungono olivo, ligustro (siepe), faggi e querce. In Veneto le province meno «colpite» dalla fioritura dei pollini sono Padova e Rovigo. I bollettini dei pollini sono visibili su www.arpa.veneto.it.
(Fonte Arpav)
(04 Aprile 2007)