Cavità di origine antropica, modalità d’indagine, aspetti di catalogazione, analisi della pericolosità, monitoraggio e valorizzazione

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Un convegno che vuole offrire le possibilità agli addetti ai lavori di confrontarsi su alcuni aspetti importanti legati alle cavità sotterranee di origine antropica, raccogliere le nuove ricerche e le procedure aggiornate di censimento e valutazione della pericolosità geomorfologica, offrendo nel contempo ai professionisti che si interfacciano con gli Enti pubblici ogni informazione utile per la messa in sicurezza del territorio e per una valorizzazione consapevole del patrimonio storico-culturale

La Società italiana di geologia ambientale (Sigea) in collaborazione con il Consiglio nazionale dei geologi ha organizzato a Roma, presso la Sala convegni del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) il convegno nazionale «Cavità di origine antropica, modalità d’indagine, aspetti di catalogazione, analisi della pericolosità, monitoraggio e valorizzazione» in programma il prossimo 1° dicembre.
Un evento strutturato in quattro sessioni orali e poster:
– censimento e catalogazione delle cavità;
– analisi della pericolosità geomorfologica;
– tecniche e procedure di monitoraggio e consolidamento;
– valorizzazione e fruizione.
Perché le cavità sotterranee di origine antropiche suscitano notevole interesse sia dal punto di vista della ricerca scientifica sia nelle amministrazioni locali e statali a causa dei dissesti indotti dai fenomeni di sprofondamento, dai collassi improvvisi di calotte, pilastri o setti di roccia. Il loro interesse è anche storico culturale grazie anche a politiche di valorizzazione che potrebbero comportare positive ricadute socio economiche sulle popolazioni locali. Infatti, alcune cavità sono fortemente inserite nel tessuto del territorio per l’interesse culturale, storico, paesaggistico e turistico che suscitano. Molte di esse sono aperte al pubblico per scopi turistici o religiosi (chiese rupestri, santuari, catacombe, frantoi ipogei, rifugi bellici e cantine).
Un convegno che vuole offrire le possibilità agli addetti ai lavori di confrontarsi su alcuni aspetti importanti legati alle cavità sotterranee di origine antropica, raccogliere le nuove ricerche e le procedure aggiornate di censimento e valutazione della pericolosità geomorfologica, offrendo nel contempo ai professionisti che si interfacciano con gli Enti pubblici ogni informazione utile per la messa in sicurezza del territorio e per una valorizzazione consapevole del patrimonio storico-culturale.
Per chi fosse interessato a presentare un proprio contributo deve inviare l’abstract entro il 31 agosto 2017 attraverso l’apposito form, previa registrazione (obbligatoria) e secondo le norme editoriali riportate.
Il programma del convegno prevedere anche escursioni «Visite alla Roma segreta», post convegno, a cura di Hypogea.
In definitiva, un argomento quello legato alle cavità di origine antropica che necessita di essere meglio conosciuto e affrontato. In tutto il territorio nazionale ancora molte cavità appaiono, ad oggi, sconosciute e il numero di quelle censite è in costante aumento, sia per il continuo aggiornamento dei database, sia per il frequente verificarsi di dissesti che le portano alla luce.
Strumenti che permettano il censimento, la conservazione dell’immenso patrimonio degli ambienti ipogei, la fruizione e la valorizzazione devono rappresentare i capisaldi alla base di un disegno culturale, politico, amministrativo, che miri a rendere meglio fruibile, anche mediante sistemi a rete, questo straordinario patrimonio che in alcuni territori rappresenta un vero e proprio sistema di vita sotterranea.