Amazzonia, il rogo continuo

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Negli ultimi trent’anni, sono stati distrutti 750mila chilometri quadrati di foresta, due volte e mezzo la superficie dell’Italia.
Dal ’91 al ’94 la deforestazione in Amazzonia era già aumentata di ben il 33%, pari ad una media annuale di 13.786 chilometri quadrati nel periodo ’91-’92 e di 13.786 chilometri quadrati nel periodo ’92-’94. La deforestazione era già raddoppiata tra il 1994 ed il ’95, passando da 14.896 a 29.059 kmq e il ’97 fu addirittura battezzato come l’anno del fuoco

Se un popolo commette genocidio verso un altro la «civiltà» ha inventato il termine di «ingerenza umanitaria», se una nazione per mania di potere invade un’altra, c’è sempre un «amico» pronto a difenderla ed è la guerra. Ma se una nazione distrugge sistematicamente un suo bene che per le implicanze a livello di biosfera interessa tutti, nessuno si muove.
È il caso dell’Amazzonia che, al di là dell’attenzione sollevata periodicamente da associazioni e volontari, sulla distruzione della foresta, non accade più nulla.
Così, negli ultimi trent’anni, sono stati distrutti per sempre