Epidemiologia ambientale – È on line il manuale Oms e Usepa

338
Tempo di lettura: 2 minuti

Vi si trovano indicazioni molto precise ad esempio su come organizzare e condurre uno studio epidemiologico e su come valutare gli studi pubblicati in letteratura

Una nuova risorsa è ora in rete sul sito Arpat, a supporto dei dipartimenti delle Agenzie ambientali regionali e dei dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali. Si tratta della edizione italiana del manuale Oms e Usepa «Environmental Epidemiolog: A Textbook on Study Methods and Public Health Applications», stampato nel 2004 ed ora scaricabile dalla Rete.

Dopo la pubblicazione a stampa di 1.200 copie del prezioso manuale, grazie al finanziamento congiunto delle Agenzie ambientali della Toscana, Marche, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Sicilia e Lombardia, questa iniziativa intende favorirne ulteriormente la diffusione, a sostegno della formazione congiunta degli operatori, tappa fondamentale per garantire lo sviluppo di ricerche ed azioni collaborative fra il sistema delle agenzie ambientali e il sistema sanitario, nello spirito di quanto indica l’articolo 7 quinquies del d.lgs 299/99.

La traduzione in italiano del testo è stata autorizzata dall’Oms, ed è frutto di un gruppo di operatori delle Agenzie ambientali (Toscana, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Marche) e delle Aziende Usl (Ferrara e Ravenna), sotto la revisione scientifica del professor Fabio Barbone dell’Università degli Studi di Udine. Il testo inquadra il ruolo dell’epidemiologia ambientale nel campo della valutazione dei determinanti ambientali di salute, in collegamento ed integrazione con la metodologia del risk assessment. Vi si trovano indicazioni molto precise ad esempio su come organizzare e condurre uno studio epidemiologico e su come valutare gli studi pubblicati in letteratura.

Numerosi capitoli sono dedicati ad aspetti metodologici specifici: disegno dello studio; tecniche di campionamento e di misura; analisi e valutazione dei risultati. Utili riferimenti sono altresì dedicati a come affrontare correttamente le implicazioni etiche, sociali ed economiche degli studi in epidemiologia ambientale.
Infine, si danno suggerimenti per attuare una comunicazione adeguata verso i partecipanti allo studio, verso la comunità e gli amministratori, nonché per la gestione dei risultati degli studi.

(Fonte Arpat)
(16 Dicembre 2007)