Greenpeace: «Sarkozy prova a distruggere la direttiva sulle emissioni CO[P]2[/P] delle auto»

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«La Francia ascolta più gli interessi della lobby dell’auto franco-tedesca che quelli dell’ambiente»

La Presidenza francese sta cercando di vanificare ogni pretesa di limitare le emissioni di CO2 delle automobili. Questo il commento di Greenpeace, a seguito della rivelazione della proposta fatta alla vigilia della riunione del gruppo di lavoro del Consiglio europeo, prevista per domani.

«Questa proposta libera l’industria dell’auto da qualsiasi impegno, scaricando sui cittadini europei alti consumi di carburante e la forte dipendenza dal petrolio per i prossimi anni. I ministri dell’Ambiente dell’Ue avevano inizialmente chiesto un livello medio di emissioni di 120 grammi di CO2 per km al 2012, lo stesso del 1994. Ma con i ritardi proposti e l’inclusione di misure arbitrarie di misurazione della CO2, il target effettivo con la proposta della Presidenza diventerebbe 164 grammi per km al 2012, un valore maggiore della media attuale che è di 158», dichiara Andrea Lepore, responsabile della campagna Trasporti e Clima di Greenpeace.

«La presidenza Sarkozy non può ignorare la continua crescita delle emissioni di CO2 dai trasporti. Questo accordo sarebbe una cattiva notizia per i cittadini europei e per l’ambiente e mostrerebbe disprezzo per le posizioni espresse sia dalla Commissione che dal Comitato Ambiente del Parlamento europeo che hanno chiesto un obiettivo al 2012», continua Lepore.

«La Francia ascolta più gli interessi della lobby dell’auto franco-tedesca che quelli dell’ambiente. Greenpeace chiede alla presidenza francese di affrontare sul serio la sfida del clima e avanzare una proposta più equilibrata, ascoltando le posizioni dei diversi Paesi coinvolti nel negoziato», conclude Lepore.

(Fonte Greenpeace)
(30 Settembre 2008)