La pessima figura dell’Italia sul clima

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Riflessioni sulle motivazioni, i pericoli e le conseguenze degli attacchi del governo italiano agli impegni europei sul clima. I veri costi, ma soprattutto i benefici economici

Pubblichiamo l’analisi di Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club e di QualEnergia.

Le posizioni di attacco del governo italiano agli impegni europei sul clima meritano una attenta riflessione.
Le motivazioni possono essere lette come la volontà di raccogliere il malessere del mondo industriale che sulla partita del clima si è mosso tardi e ora si trova in difficoltà. Pare piuttosto curioso, peraltro, il ruolo del ministro dell’Ambiente, più realista del re nel farsi portavoce degli interessi dei comparti più arretrati della nostra industria.
Ma non basta. Ascoltando alcune dichiarazioni di esponenti governativi si ha