Per il 45% dei fiorentini la notte rumore oltre i limiti

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Presentata la mappa acustica «europea» dell’agglomerato urbano di Firenze in occasione della giornata di studio organizzata dal Comune di Firenze

Nei giorni scorsi, in occasione della giornata di studio organizzata dal Comune di Firenze, è stata presentata la mappa acustica «europea» dell’agglomerato urbano di Firenze. Si tratta del risultato di oltre un anno di lavoro. Firenze è una delle 10 città italiane notificate dal ministero dell’Ambiente alla Commissione europea come agglomerati con più di 250.000 abitanti (in realtà ce ne sarebbero 12 considerando Venezia e Verona che la Regione Veneto però non ha formalizzato).
In Toscana c’è anche il primo comune italiano, Pisa, che ha la mappa del rumore, pur non avendone l’obbligo. Il lavoro prodotto da Arpat, sulla base di una convenzione con il Comune di Firenze ed un finanziamento anche della Provincia di Firenze, descrive il livello del rumore da traffico stradale sulla facciata più rumorosa di ciascun edificio residenziale del comune di Firenze.
La mappa tiene conto delle caratteristiche di traffico di tutte le strade fiorentine e degli effetti dovuti ai principali ostacoli alla propagazione del rumore. Al momento, oltre a Firenze, solo altre tre città italiane hanno già inviato i dati al ministero dell’Ambiente (Genova, Roma, Torino) adempiendo, sia pure con un ritardo di qualche mese, a quanto indicato dalla Direttiva europea in materia (2002/49 CE recepita in Italia col D. Lgs. 194/05).
La mappa, che è consultabile da tutti i cittadini sul sito del Sira (Sistema informativo Regionale Ambientale della Toscana), è il primo passo verso un piano di interventi (richiesto dalla medesima direttiva) che tenga conto delle criticità che emergono.
Da questo lavoro emerge un quadro della città di Firenze non molto diverso da quello già delineato dai precedenti studi fatti da Arpat sul clima acustico del comune fiorentino (l’ultimo è l’aggiornamento del 2003): circa il 45% della popolazione fiorentina è esposta a livelli sonori notturni superiori ai limiti di legge, mentre la situazione è leggermente migliore (30% fuori norma) per quanto riguarda il periodo diurno.
Sulla base delle curve dose risposta elaborate per conto della commissione europea ci si attende il 28% della popolazione «disturbata» dal rumore ed il 12% «fortemente disturbata». È un quadro certamente critico, e da un primo esame appare peggiore di quello delle città europee di pari taglia di cui sono disponibili i dati.
Occorre dire tuttavia che la confrontabilità dei dati è ancora modesta e richiede approfondimenti importanti. Il quartiere con l’esposizione più elevata è il quartiere uno (centro storico), mentre quello più quieto è il tre (Oltrarno-Galluzzo-Gavinana).
La mappa ha anche messo in evidenza la presenza di una elevata percentuale (75%) della popolazione esposta ai livelli più alti che vive, fortunatamente, in edifici che hanno almeno un lato quieto.
Il dettaglio cartografico non consente tuttavia di valutare in quanti casi i singoli appartamenti affacciano anche sul lato quieto dell’edificio: questa che è una caratteristica costruttiva tipica delle abitazioni fiorentine (sancita anche dal regolamento edilizio) andrebbe attentamente conservata anche a fronte delle trasformazioni edilizie in corso in questi anni.

(Fonte Arpat, tesi a cura di: Andrea Poggi e Tamara Verdolini, UO Infrastrutture di mobilità, reti elettriche e di comunicazione del Dipartimento Arpat di Firenze)
(30 Giugno 2008)