350mila morti all’anno in tutte le fasce di età, un costo sociale e sanitario di 250 miliardi di euro, pari allo 0,5% del Pil europeo, ma in Italia non ci sono ricerche per valutare la ricaduta sulla salute delle polveri sottili
(Nostro servizio) In Italia servono ricerche per valutare il rischio per la salute di polveri sottili e particolato. La precisazione viene sottolineata durante il convegno ?Qualità dell’aria e la salute umana? che si è tenuto in mattinata ad Ecomondo e che ha fornito alcuni dati che evidenziano emergenze e strategie, n ecessariamente diverse tra nord e sud Italia.
?Nelle grandi città del Nord come Milano i livelli di PM10 e PM2.5 (le polveri sottili così dannose per la salute umana) sono massimi nei mesi invernali, mentre scendono in primavera-estate ? sintetizza il professor Ezio Bolzacchini dell’Università Bicocca di Milano