Spopolano, in Italia e all’estero, le iniziative artistiche e culturali dedicate al tema dei rifiuti. L’arte si propone, come sempre nella storia dell’umanità, come uno strumento per esorcizzare, denunciare ed educare
Un milione e trecentomila. È il numero, impressionante, di voci che appare nel più usato motore di ricerca della rete se si digitano insieme le parole «rifiuti» e «arte». Un’autentica valanga di segnalazioni, idee e proposte che superano addirittura i 35 milioni se si estende la ricerca all’intero Globo. Basta questo piccolo esperimento per concludere, senza troppo timore di sbagliare, che la «waste art» rappresenta ormai un elemento importante nel panorama culturale italiano ed internazionale.
Tra mostre fotografiche, allestimenti estemporanei, video-produzioni artistiche, ce n’è davvero per tutti i gusti. La parte del leone la fanno, naturalmente, le sculture e