«Contrasto» in mare per salvare le balenottere

399
Tempo di lettura: < 1 minuto

«Esperanza» e «Arctic Sunrise» di Greenpeace sono entrate in azione contro le navi giapponesi «Nisshin Maru» e «Kyo Maru Number One», nelle acque dell’Oceano Meridionale. Nonostante i ripetuti richiami della Commissione Baleniera Internazionale di bloccare la presunta caccia scientifica, quest’anno l’agenzia della pesca giapponese ha più che raddoppiato la quota di balenottere minori cacciata, arrivando a 935 e aggiungendo 10 balenottere comuni, specie minacciata d’estinzione

Due navi di Greenpeace, «Esperanza» e «Arctic Sunrise» sono entrate in azione oggi contro la flotta giapponese nelle acque dell’Oceano Meridionale, dove i grandi cetacei dovrebbero essere protetti da un Santuario internazionale.
Otto gommoni lanciati dalle due navi hanno ostacolato le manovre delle navi giapponesi, «Nisshin Maru» e «Kyo Maru Number One», mentre l’«Esperanza» affiancava ripetutamente le due navi nel momento in cui venivano caricate le balenottere minori cacciate.
A bordo dell’Esperanza anche un’attivista italiana, Caterina Nitto, skipper di professione in Sardegna. In una chiamata radio alle navi baleniere, effettuata dal