La chiazza è arrivata davanti a Komsomolsk sull’Amur, una delle più grandi città della regione nell’estremo oriente russo. È giunta però meno pericolosa per l’uomo ma ancora mortale per i pesci
Disastro ambientale senza precedenti quello che ha colpito il fiume Songhua fra Cina e Russia dopo che 100 tonnellate circa di benzene si sono riversate nel fiume, contaminando l’acquedotto della città, in seguito all’esplosione avvenuta il 13 novembre in un impianto petrolchimico a Jilin.
La chiazza, infatti, è arrivata davanti a Komsomolsk sull’Amur, una delle più grandi città della regione nell’estremo oriente russo. È giunta però meno pericolosa per l’uomo ma ancora mortale per i pesci.
Il ministero della Protezione Civile continua a monitorare la situazione segnalando che i livelli di benzene sono centinaia di volte inferiori al massimo consentito.