Il monitoraggio acustico dell’areoporto «Amerigo Vespucci» nel 2006

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Il Dipartimento Arpat di Firenze effettua dal 1996 il monitoraggio sistematico dell’impatto acustico derivante
dall’aeroporto «Amerigo Vespucci» nel territorio del Comune di Firenze, nell’ambito della Convenzione in essere fra l’Agenzia e la Provincia di Firenze..

Recentemente sono state inviate al Comune, alla Provincia di Firenze, alla Regione Toscana, nonché all’Aeroporto la relazione relativa al 2006, alle linee di tendenza ed alle proposte, richiedendo al contempo al Presidente della Commissione Aeroportuale la convocazione della commissione stessa, per poter affrontare le tematiche del necessario risanamento acustico e dei voli notturni.
Nel complesso, per i valori di Lva (livello di valutazione del rumore aeroportuale) misurati nell’intero anno, è possibile constatare un incremento dei livelli rilevati rispetto all’anno precedente con scarti massimi fra le misure del 2005 e quelle del 2006 pari a 0,8 dB in M3. L’incremento dell’indice di rumore aeroportuale è da imputarsi sostanzialmente, oltre al raddoppio dei voli notturni rilevato nel mese di maggio, ad un probabile aumento della rumorosità del velivolo medio (vedi considerazioni riportate di seguito) e ad una diversa composizione del traffico aereo spostata sui velivoli più
rumorosi. Per quanto riguarda il numero di movimenti
aerei se ne segnala la sostanziale invarianza rispetto al
2005.

Il monitoraggio
Nel 2006 sono state eseguite misure strumentali nelle postazioni vicine agli abitati sulla verticale delle rotte seguite dagli aeromobili, già denominate M1 ed M3 nel monitoraggio
effettuato negli anni precedenti, ritenute particolarmente rappresentative per la misura del rumore aeroportuale.
L’anno è stato suddiviso in tre quadrimestri (come prevede la normativa), in ciascuno dei quali è stata effettuata una campagna di misurazioni per ogni postazione, calcolando
poi l’indicatore Lva di rumorosità aeroportuale.

Postazione M1: presso l’argine del Fosso Macinante nel tratto compreso fra il ponte della Pecora e via di Brozzi, sulla verticale della linea di volo, ad una distanza di 1350m dalla testata della pista, a circa 1500m dal punto in cui gli aerei toccano terra, ed a circa 2200m dal punto in cui gli aerei si sollevano dalla pista. Tale punto è posizionato sulla linea di confine fra l’area di rispetto aeroportuale classificata come zona A ed il territorio circostante inquadrato in IV classe acustica. La postazione di misura M1 viene quindi assunta come significativa per quel che riguardo l’impatto della struttura aeroportuale sui ricettori posti al di fuori delle aree di rispetto A, B e C.

Postazione M3: presso l’abitato di Quaracchi, in corrispondenza dell’incrocio fra via Domenico Michelacci e via Madonna del Terrazzo, in prossimità della verticale della linea di volo, ad una distanza di circa 1000m dalla testata della pista, a circa 1150m dal punto in cui gli aerei toccano terra, ed a circa 1850m dal punto in cui gli aerei si sollevano dalla pista. Questa postazione si trova in adiacenza ad un condominio residenziale con ingresso al civico 7 di via Madonna del Terrazzo. Il punto M3 si trova all’interno dell’area
di rispetto aeroportuale, inquadrata in zona A.

Verifica dei limiti
I dati di rumorosità misurati sono rappresentativi delle situazioni densamente abitate a più alta esposizione:
M1 descrive bene la situazione delle abitazioni di Quaracchi sotto la linea di atterraggio, mentre M3 è indicativo della esposizione delle abitazioni di via Ferrarin, Michelacci e via della Treccia, nelle loro porzioni più vicine alla linea di sorvolo.
Nel punto M1, rappresentativo delle zone esterne alla zonizzazione dell’intorno aeroportuale ancora impattate in modo significativo dal rumore provocato dai movimenti aerei, nel 2006 si è rilevatosi il superamento del limite: 62,4 rispetto al limite di 60 dB(A), con un incremento rispetto al superamento già osservato nel 2005 [61,8 db(A)].
Nel punto M3 riferibile al condominio di via Madonna del Terrazzo, rappresentativo della zona A dell’intorno aeroportuale, il valore di Lva annuale risulta pari a 65.3 dBA, con un superamento del limite di 65 dB (A).
Rispetto all’anno precedente è possibile osservare che i movimenti aerei notturni sono raddoppiati nel mese di maggio,
mentre sono rimasti praticamente invariati nei mesi di settembre e gennaio.
I valori dell’indice Lvanotturno risultano pertanto decisamente più elevati, rispetto agli omologhi del 2005, nel mese di maggio (+2.7 dB in M1 e + 3.9 dB in M3) ed in quello di settembre (+1.4 dB in M1 e +1.5 in M3) mentre nel mese di gennaio risultano lievemente inferiori (-0.4 dB in M1 e ?1 dB in M3). Anche durante il 2006 si è assistito alla presenza di
voli notturni durante tutti i tre periodi di misura effettuati.
Per contro, rispetto al 2005, si è assistito alla eliminazione, nei periodi di settembre e dicembre, dei decolli in fascia oraria notturna. Anche l’impatto a terra dei sorvoli di ogni singolo aeromobile, che costituisce l’altro parametro fondamentale nella valutazione dell’indice di rumore aeroportuale, è lievemente aumentato fra il 2005 ed il 2006 in particolare per quanto riguarda gli aeromobili di maggior peso acustico, Bae [incremento compreso fra 0,2 e 0,5 dB(A)] e Airbus [incremento compreso fra 0,8 e 0,9 dB(A)]; a questi ultimi, inoltre, si è aggiunta nel corso del 2006 la presenza dei Boing 737, che mediamente risultano rispettivamente 1 dB(A) in M1 e 0,8 dB(A) in M3 più rumorosi rispetto agli Airbus, risultando la classe di aerei più rumorosa operante presso l’aeroporto di Peretola, anche se caratterizzati da un limitato numero di movimenti (circa il 2,2% nei mesi di maggio e settembre, mentre non risultano velivoli di questo modello nel periodo dicembre – gennaio).