l’Arpacal al alla quinta edizione del Convegno nazionale del CoNISMa

239
Tempo di lettura: 2 minuti

Presentati due progetti sui risultati di alcune attività di studio e ricerca svolte in tema di monitoraggio dell’ambiente marino costiero e balneazione

L’Arpacal ha presentato nel corso del convegno internazionale del CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario sulle Scienze del Mare) che si è svolto la scorsa settimana a Viareggio due importanti progetti – illustrati attraverso poster nella sezione «ambienti costieri e litorali» ? attraverso i quali è stato possibile esporre i risultati di alcune attività di studio e ricerca svolte in tema di monitoraggio dell’ambiente marino costiero e balneazione.

In particolare il primo poster ha presentato lo studio relativo al monitoraggio di due praterie di Posidonia oceanica ubicate nelle acque costiere di Crotone e Vibo Valentia Marina, effettuando valutazioni comparative tra i due siti; l’altro progetto illustrato ha, invece, rappresentato gli esiti di uno studio comparativo tra gli attuali protocolli di monitoraggio delle acque di balneazione e la nuova Direttiva comunitaria di prossima approvazione.

«L’Arpacal ? ha spiegato il commissario Domenico Lemma, partecipando alla tavola rotonda ‘L’interesse delle regioni per il mare’ ? ha ormai assunto un ruolo pienamente attivo sulle azioni di monitoraggio, acquisendo capacità di elaborazione dell’informazione prodotta anche grazie all’acquisto di idonea strumentazione tecnica e nella formazione di tecnici di elevata professionalità. Tale patrimonio di conoscenze ha anche reso possibile l’attuazione di gemellaggi con altre Arpa per il trasferimento delle conoscenze».
«A testimonianza del grande interesse che l’Arpacal rivolge alla valorizzazione e tutela delle acque marino-costiere ? ha proseguito Lemma ? mi preme sottolineare che sono stati pubblicati una serie di progetti finanziati dal POR Calabria 2000-2006, che contribuiranno all’acquisizione di ulteriori importanti conoscenze sull’ambiente marino costiero, spaziando dal controllo sul sistema di depurazione alla caratterizzazione biocenotica di sei aree marino-costiere ad alta valenza naturalistica. Abbiamo, infine, di recente aderito ad un importante progetto comunitario, di concerto con il CoNISMa, che vedrà caratterizzati dal punto di vista bioecologico, una serie di relitti sommersi nella seconda guerra mondiale lungo le coste tirreniche e ioniche calabresi. Si tratta di uno studio che ha pochissimi riscontri scientifici in ambito mediterraneo».