Premiata l’Arpa Calabria premiata

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La Calabria primeggia con la presentazione di un documento-poster dal contenuto tecnico scientifico sulla campagna di monitoraggio delle acque di balneazione

Si conclude con un successo per la Calabria la decima edizione della Conferenza nazionale delle agenzie ambientali, che si è svolta in questi giorni in Abruzzo e Molise e che ha visto la partecipazione di una delegazione di tecnici dell’Arpacal.
La Calabria, infatti, porta a casa un importante riconoscimento ma anche la conferma dell’ottima sperimentazione che l’Arpacal ha svolto nel 2005 nel delicato settore del monitoraggio delle acque di balneazione.
Particolarmente soddisfatto il commissario dell’Arpacal, Dott. Domenico Lemma. «Questi prestigiosi riconoscimenti ? ha dichiarato Lemma ? confermano la bontà del lavoro sinora svolto, in sinergia istituzionale con la Regione, nonché l’importante ruolo che l’Arpacal ha nello scenario calabrese: un ente di supporto tecnico-scientifico per meglio salvaguardare la nostra immensa risorsa ambientale».
Il riconoscimento conferito all’Arpacal a Pescara riguarda il miglior documento-poster a contenuto tecnico-scientifico con il quale l’Agenzia ambientale calabrese ha esposto le procedure eseguite proprio per il monitoraggio delle acque di balneazione. Con una impostazione grafica lineare, e l’uso di fotografie delle coste calabresi scattate durante la campagna 2005, l’Arpacal ha illustrato la sua azione volta a controllare la balneabilità delle nostre coste.
Proprio sul fronte delle condizioni in cui versa il mare che bagna la Calabria, la delegazione Arpacal, guidata dal direttore scientifico, Dott. Antonio Scalzo, torna a casa anche con importanti risultati sperimentali. L’Arpacal, infatti, insieme all’Arpa Toscana, Arta Abruzzo ed Arpa Molise ha presentato i risultati di uno studio sperimentale sull’applicazione della nuova Direttiva europea 07/2006/EEC riguardante il monitoraggio delle acque di balneazione.
Dal punto di vista tecnico, questa nuova direttiva di fatto sostituisce il «vecchio» D.P.R. 470/82 attuativo della Direttiva 160/76/CEE, ed introduce importanti cambiamenti sia rispetto ai protocolli analitici da adottare (molto più restrittivi) e sia rispetto alla individuazione dei fattori di rischio e i criteri di conformità. Secondo questa nuova direttiva (votata dal Parlamento europeo e esecutiva nel 2007) sarà obbligatoria l’informazione al pubblico ed offerto spazio a suggerimenti e/o reclami. La nuova direttiva, per la prima volta, classificherà le acque di balneazione in quattro classi: Eccellente, Buona, Sufficiente e Scarsa; a ciascuna classe corrisponderà un potenziale rischio di malattia stabilito dall’Oms.
La sperimentazione condotta dall’Arpacal durante la stagione balneare 2005, e presentata nel corso della conferenza nazionale delle agenzie ambientali, ha visto il coinvolgimento dei dipartimenti provinciali di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria; sono stati effettuati campionamenti aggiuntivi delle acque costiere, comparate nuove metodiche analitiche ed effettuate elaborazioni statistiche dei dati analitici ottenuti.
Dai risultati sperimentali ottenuti con l’applicazione di questa nuova direttiva, è emersa, quindi, l’elevata qualità delle acque di balneazione in Calabria, con ben il 92% di acque classificate come Eccellenti.

(Fonte Arpa Calabria)