Uno sguardo sulle foreste boreali europee

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Il sito dà anche informazioni sulle grandi compagnie scandinave del legno che  controllano le foreste, delle quali molte sono ad alto valore ambientale e hotspot di biodiversità e  ancora oggi non godono di un regime di protezione

«NordicForests.org», è un sito focalizzato sulla protezione delle foreste boreali europee. Malgrado i piani annunciati dai governi scandinavi, molte foreste boreali di alto valore ambientale e hotspot di biodiversità ancora non godono di un regime di protezione. In queste aree viene praticato il taglio a raso: intere porzioni di foresta vengono abbattute e successivamente ripiantate. In questo modo tutta la biodiversità viene rimossa, lasciando posto a foreste sempre più simili a piantagioni.

NordicForests.org è un progetto del Taiga Rescue Network, cui partecipano Friends of the Earth Norvegia, le associazioni svedese e finlandese per la protezione della natura (Ssnc, Sll), Luonto-Liitto, Protect the Forest e Green Media. Molti prodotti di consumo, dal legno alla carta, provengono proprio dalle foreste della Fennoscandia.

NordicForests.org fornisce una mappatura delle foreste di alto valore ambientale e delle grandi compagnie scandinave del legno che le controllano (Stora Enso, Sca, Korsnäs).

In questo modo imprese e grandi consumatori avranno uno strumenti per verificare l’origine del legname offerto dai propri fornitori, oltre ad avere a disposizione notizie e mappe sullo stato delle foreste di origine.

Tre quarti della Finlandia sono ricoperti da foreste (22,9 milioni di ettari), in massima parte foreste piantate per scopo commerciale. Solo una piccola parte sono ancora allo stato naturale: sono attraversate da ben 120mila Km di strade forestali, mentre cinque milioni di torbiere sono stati drenati. Ogni anno vengono abbattuti a raso tra i 120 3 i 150mila ettari di foresta, e un terzo dei boschi ha un’età inferiore ai 40 anni. Eppure queste foreste ancora ospitano circa un terzo delle specie minacciate (564), ma solo il 5,1% di esse gode di forme di protezione.

Il 90% delle foreste naturali della Svezia è stato abbattuto a raso e sostituito con piantagioni industriali, a scarsa concentrazione di biodiversità. Solo il 2% delle foreste di pianura gode di forme di protezione. Il risultato è che le foreste millenarie sono concentrate sui rilievi montuosi, dove ancora godono di protezione, malgrado offrano riparo a oltre 1.800 animali e piante minacciati di estinzione. Per questo la comunità scientifica ritiene che una quota di foreste tra il 10 e il 20% dovrebbe essere protetta. Le politiche di sostegno all’industria del legno sono ormai in contrasto con gli obblighi verso la Convenzione sulla Biodiversità.

In Norvegia le foreste sono state sfruttate intensamente negli ultimi decenni, e oltre il 60% degli alberi ha meno di 60 anni. Eppure questi ecosistemi ospitano quasi la metà delle 3.800 specie a rischio del paese. Eppure solo l’1,7% delle foreste produttive gode di qualche forma di protezione, e le aree protette si trovano in gran parte sui rilievi montuosi, ossia fuori della portata del taglio industriale.

Appena lo 0,4% delle foreste di pianura è protetto, mentre gli scienziati considerano ottimale la protezione del 9,3% delle attuali foreste, e valutano un 4,6% come minimo assoluto.

(Fonte Salvaleforeste)