Valle d’Itria – Altro passo verso l’Ecomuseo

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Con la costituzione dell’Associazione si entra nel vivo della «costruzione» di una realtà ricca di manufatti, storia e cultura della Puglia

Dopo un anno di intensa attività preparatoria, si entra nel vivo dell’organizzazione operativa con la firma dell’atto costitutivo dello Statuto dell’Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria che avverrà sabato 13 Febbraio.

L’Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria è un’organizzazione aconfessionale ed apartitica e non ha scopo di lucro.

L’Associazione si propone di documentare, recuperare, testimoniare, valorizzare e promuovere la memoria storica, la vita, le figure e i fatti, la cultura materiale e immateriale, le relazioni fra ambiente naturale e ambiente antropizzato, le tradizioni, le attività, le pratiche di vita e di lavoro e le produzioni tipiche locali nonché il modo in cui gli insediamenti tradizionali hanno caratterizzato la formazione e l’evoluzione del paesaggio e del territorio geografico della valle d’Itria e degli altri Comuni aderenti benché esterni all’area, con lo scopo di gestire l’Ecomuseo della Valle d’Itria, un museo diffuso costituito dalle emergenze naturali e dalle manifestazioni della cultura materiale e immateriale che nel territorio dalle Murge del sud-est fino alla costa adriatica formano un vero e proprio sistema fondato sui trulli, masserie, iazzili, tratturi, muretti a secco, sul paesaggio degli ulivi, sugli insediamenti rupestri, sulle manifestazioni della cultura marinara e sulle capacità artigianali di lavorare la pietra, il ferro, il legno, la ceramica e la terracotta.

L’ecomuseo è una forma museale mirante a conservare, comunicare e rinnovare l’identità culturale della comunità locale e punta ad una conservazione attiva ed integrata degli aspetti strettamente geografici, paesaggistici e ambientali ma anche alla valorizzazione delle risorse patrimoniali, materiali e immateriali, come case ed opifici, pratiche di vita e di lavoro, produzioni locali nella prospettiva di orientare lo sviluppo futuro del territorio in una logica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, di responsabilità e di partecipazione dei soggetti pubblici e privati e dell’intera comunità locale.

(Eugenio Lombardi, coordinatore tecnico-scientifico)