Energia, economia e foreste

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Dopo l’incontro di Abu Dhabi sul futuro dell’energia mondiale, si apre a Davos un forum economico per scandagliare nuovi metodi di programmazione e di governo. Mentre le Nazioni Unite aprono l’anno internazionale delle foreste, patrimonio di popoli e base per la vita

Si è da poco concluso il «World Future Energy Summit» ad Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti), un appuntamento annuale per discutere come affrontare le sfide future del fabbisogno energetico mondiale. Quest’anno i 25mila partecipanti, hanno discusso, in una trentina di convegni tematici ed in 90 tavole rotonde, sul futuro dell’energia mondiale con particolare riferimento a: energia solare, energia eolica, biocombustibili, vettori energetici, energia nucleare, città sostenibili, mobilità sostenibile, efficienza energetica, smart grids (reti energetiche intelligenti).

Essendo un Forum (sospettato peraltro di essere poco indipendente dagli interessi petroliferi), l’attenzione è stata focalizzata sulle analisi dei pro e dei contro dei diversi problemi, piuttosto che sulla definizione di politiche o di strategie mondiali. Le conclusioni mettono, però in evidenza, che gli strumenti fondamentali per riorientare le strategie energetiche nella direzione dello sviluppo sostenibile e della green economy, sono essenzialmente due: da una parte gli strumenti tecnologici (innovazione tecnologica, nuove tecnologie) e dall’altra parte gli strumenti finanziari (nuovi modi di sviluppare l’economia e di gestire le risorse finanziarie).

Ebbene, il «World Economic Forum» che si apre a Davos (Svizzera) il 26 gennaio prossimo e che affronterà proprio i nuovi metodi di programmazione e di governo dell’economia e della finanza, rappresenta quasi un seguito sulle problematiche degli strumenti finanziari necessari per avviare lo sviluppo di metodi di produzione e di uso sostenibile dell’energia, Il «World Economic Forum» è un incontro annuale fra tutti i maggiori banchieri, industriali, economisti, investitori, amministratori pubblici e privati, opinion leader per discutere sullo sviluppo economico e delle modalità di sviluppo economico, le regole della finanza e dei mercati, la circolazione delle merci e delle persone, le opportunità, le contraddizioni e le conflittualità economico politiche, l’etica e la responsabilità della finanza. Tema principale di discussione quest’anno sarà la opportunità di regolamentazione dei mercati internazionali, della finanza e del credito alla luce dei nuovi problemi sia di sviluppo economico sostenibile, sia di perdita di fiducia degli operatori economici di fronte ad una finanza speculativa particolarmente aggressiva. Argomenti specifici da esaminare, in questo contesto, saranno: i consumi sostenibili, i cambiamenti climatici, la sostenibilità dello sviluppo urbano e degli usi dell’acqua.

Nel frattempo, presso la sede delle Nazioni Unite di New York, si apre lunedì 24 gennaio ilForum delle Nazioni Unite sulle foreste, che rappresenta l’avvio ufficiale delle manifestazioni dell’anno internazionale delle foreste. Il forum sarà focalizzato soprattutto sul tema delle foreste come patrimonio di tutti i popoli del mondo, come base dell’evoluzione della vita sulla terra, come presupposto prioritario per sradicare la povertà e come strumento portante della green economy. Durante il 2 febbraio, che è la giornata internazionale sulle aree umide mondiali, sarà tenuta una speciale cerimonia presso la sede delle Nazioni Unite di New York per lanciare l’anno internazionale delle foreste e per evidenziare la stretta connessione fra aree umide e foreste. (V. F.)