Un problema sociale ancora irrisolto Solo il 39% delle mamme allatta al seno

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La Settimana mondiale dell’allattamento al seno offre l’opportunità di ribadire il ruolo fondamentale di questo tipo di pratica nel ridurre la mortalità infantile andando a ribadire l’assoluto vantaggio di tale azione che risulta non solo un bene per bambini, madri e famiglie, ma anche un «risparmio per i governi a lungo termine»

Non lo dicono solo le nostre nonne che l’allattamento al seno in maniera esclusiva può prevenire una serie di malattie come diarrea e polmonite, sono anche gli studi scientifici a stabilirlo. Nei primi istanti di vita il bambino viene avvolto tra le braccia della mamma per nutrirsi di un alimento che non ha sostituti né animali né artificiali, con un gesto che rende benessere psico-fisico e immunitario al cucciolo e realizza la vita nel suo senso più intimo e primitivo. Il latte materno è un bene comune ma purtroppo, nonostante ciò, ancora troppe mamme si ostinano ad utilizzare il latte artificiale quando invece potrebbero, in maniera esclusiva, allattare al seno i propri cuccioli.

Questi sono i temi affrontati in occasione del 20° anniversario della Settimana mondiale dell’allattamento al seno e del 10° anniversario della Strategia globale per l’alimentazione dei neonati e dei bambini; l’United Nations International Children’s Emergency Fund (Unicef) anche quest’anno ha rinnovato il suo impegno per rafforzare le politiche a sostegno dell’allattamento affermando che solo in questo modo si potrebbe prevenire, ogni anno, la morte di circa 1 milione di bambini sotto i cinque anni nei Paesi in via di sviluppo.

Anthony Lake, direttore generale dell’Unicef, ha dichiarato: «Se l’allattamento al seno fosse stato promosso in modo più efficace e le donne fossero state protette dal marketing aggressivo dei sostituti al latte materno, oggi molti più bambini sarebbero sopravvissuti e cresciuti, ci sarebbe stata una minore incidenza di malattie e tassi più bassi di malnutrizione e arresto della crescita».

Al momento esistono ostacoli evidenti per la crescita del tasso dell’allattamentoal seno come la commercializzazione non etica di sostituti del latte materno, politiche nazionali povere che non supportano il congedo di maternità e, più in generale, una mancanza di comprensione di rischi legati al non allattare i bambini al seno.

In definitiva, la Settimana mondiale dell’allattamento al seno offre, come ogni anno, l’opportunità di ribadire il ruolo fondamentale di questo tipo di pratica nel ridurre la mortalità infantile andando a ribadire l’assoluto vantaggio di tale azione che risulta non solo un bene per bambini, madri e famiglie, ma anche un «risparmio per i governi a lungo termine», come ribadito da Lake.

La Settimana mondiale dell’allattamento al seno si è celebrata, ad Agosto, in 170 Paesi mentre in Italia è prevista dal 1° al 7 ottobre prossimi ed è coordinata dal Movimento allattamento materno italiano (Mami).

In sintesi, gli obiettivi della Settimana dell’allattamento materno 2012 (Sam) sono:

1. Ricordare quanto fatto per l’alimentazione dei neonati e dei bambini negli ultimi 20 anni;

2. Celebrare i successi e gli obiettivi raggiunti a livello nazionale, regionale, mondiale, e presentare globalmente il lavoro svolto a livello nazionale;

3. Valutare lo stato di implementazione della Strategia globale per l’alimentazione dei neonati e dei bambini;

4. Richiamare all’azione perché vengano colmate le lacune rimanenti nelle politiche a favore dell’allattamento e per l’alimentazione dei neonati e dei bambini;

5. Attirare l’attenzione pubblica sulle politiche ed i progetti a favore dell’allattamento e dell’alimentazione dei neonati e dei bambini.

Per maggiori informazioni sull’iniziativa consultare il sito http://mamisam.wordpress.com/

Strettamente connessa all’argomento è la sensibilizzazione lanciata anche con la Campagna nazionale per la difesa del latte materno dove oltre a ribadire l’assoluta necessità che le mamme allattino i propri cuccioli al seno viene data grande importanza alla necessità di salvaguardare la salubrità del latte materno, valutato quale indice altamente rappresentativo dello stato di salubrità dell’uomo e del suo habitat.

La Campagna sta diffondendo, nell’ambito delle attività di divulgazione, un libricino on-line «Un mondo da salvare» scaricabile qui.