Fusione fredda – Quelle certezze dei negazionisti

773
spazio
Tempo di lettura: 6 minuti

Colpisce sempre la certezza in cui chi nega è saldo al contrario di coloro che invece cercano risposte. «Sempre sulla Fusione Fredda/Lenr ti vorrei chiedere che ne pensi del progetto 2030-35 della Nasa di un motore a Fusione Fredda/Lenr? Alla Nasa c’è stata un’invasione di falsi scienziati che vivono di illusioni, oppure la Nasa è entrata nel club della pseudoscienza e dei produttori di bufale?»

Pubblichiamo volentieri la lettera che Vincenzo Valenzi indirizza a Silvano Fuso autore del libro «La falsa scienza». In questo volume e in una recente intervista l’Autore si sofferma sulla Fusione Fredda. L’Autore fa parte della schiera dei negazionisti e colpisce sempre la certezza in cui chi nega è saldo al contrario di coloro che invece cercano risposte.
Noi siamo fra quelli che cercano di capire per questo diamo spazio e voce a coloro che con difficoltà cercano di spiegare. Con difficoltà perché le urla degli altri spesso coprono le spiegazioni e le domande. Quando romperemo i canoni e la liturgia di coloro che ritengono di possedere la verità forse potremo dire di iniziare a camminare verso la civiltà.

Caro prof. Silvano Fuso,
seguo da anni il tuo interessante lavoro in difesa della scienza e vorrei condividere quanto scrivi circa le bufale scientifiche che «danneggiano la scienza perché sottraggono tempo, energia e risorse alle vere ricerche. Inoltre creano aspettative illusorie che distolgono l’attenzione dai problemi reali. Procurano infine un grave danno culturale perché inducono molte persone a ritenere vere affermazioni che sono invece del tutto prive di fondamento. Questo spesso può avere conseguenze gravi: pensiamo ad esempio all’ambito medico».

In attesa di leggere la tua ultima opera ti vorrei fare alcune domande per capire meglio i temi trattati nella tua lunga intervista su «Green Style», La fusione fredda è una «bufala», intervista a Silvano Fuso.

Certo che di coraggio non te ne manca e di creatività a «Green Style» neanche.
In questi vent’anni dopo la conferenza di Salt Lake ci sono state 17.000 repliche riuscite (vedi l’articolo di «Repubblica» in memoria di Fleischmann), uno sviluppo teorico imponente sulla scia di Giuliano Preparata, in particolare da parte di Allan Widom e Yogendra Srivastava che dopo il tour europeo di conferenze che da Pisa a Ginevra, da Napoli a Roma in questi giorni è stato chiamato a tenere un ciclo di conferenze negli Stati Uniti con un passaggio al dipartimento di Fisica di Harvard.

In merito al dibattito apertosi sulla loro teoria da parte del gruppo romano guidato da Maiani e Ruocco con l’articolo su gli ArXiv, ricordiamo che sempre su ArXiv c’è stata la risposta di Widom e colleghi senza ulteriori reazioni da parte del fronte «scettico» «ortodosso» se non la tua dichiarazione di questi giorni che la fusione fredda è una bufala.

Sarebbe interessante se tu potessi entrare nel merito della bufala scientifica visto che ci sono delle pubblicazioni come ricordato in modo solitario da pochi giornali su internet dopo la grande enfasi data all’articolo di Maiani & co. con tanto di richieste di risposte da parte di «Green Style» che una volta arrivate le ha seguite poco o niente se non sbaglio (mi piacerebbe molto sbagliare).

Sempre sulla Fusione Fredda/Lenr ti vorrei chiedere che ne pensi del progetto 2030-35 della Nasa di un motore a Fusione Fredda/Lenr. Alla Nasa c’è stata un’invasione di falsi scienziati che vivono di illusioni, oppure la Nasa è entrata nel club della pseudoscienza e dei produttori di bufale? (non di Battipaglia che quelle sono buone)…

E di quello che resta della grande industria italiana come Stm e di quella giapponese, che mi dici, anche quelli sognatori a caccia di farfalle impegnati a buttare soldi dalla finestra?

Per quanto riguarda l’ultima grande vittoria dei Mille guidati da Ruocco contro il Piezonucleare affermi:
«Anche alla presunta scoperta di Alberto Carpinteri ho dedicato un capitolo del mio libro “La falsa scienza”. In estrema sintesi si può dire che la comunità scientifica ritiene che le ipotetiche reazioni piezonucleari di Carpinteri, e del suo collaboratore Fabio Cardone, violerebbero alcuni principi fisici conosciuti, a cominciare dal principio di conservazione dell’energia… L’11 giugno 2012 il Ministro ha pubblicamente dichiarato di non aver alcuna intenzione di finanziare le ricerche di Carpinteri e Cardone, vista la totale mancanza di consenso sui risultati ottenuti all’interno della comunità scientifica».

In effetti la campagna di lotta dei Mille contro i soldi spesi per ricerche inutili ha vinto, ma ha veramente vinto la scienza? Veramente la scienza si fa su ricerche consolidate nella letteratura e nei trattati su cui c’è consenso nella comunità scientifica?

Comunque nella stessa Comunità scientifica c’è qualche punto di vista che considera gli esperimenti di Carpinteri fondati e spiegabili nell’ambito della fisica classica è stato pubblicato da Widom Srivastava e coll il 14 dicembre 2012 sul Journal of Physics che tu, essendo nella mailing list, avresti dovuto ricevere diverse volte e su cui ti vorrei chiedere assieme agli altri colleghi del movimento dei Mille un commento specifico che ancora non mi pare di aver visto.

L’articolo di Widom e Srivastava lo ritrovi nella nota «La ricerca pura e i “puri” della ricerca» apparsa su «Villaggio Globale» per commentare la stravagante proposta di conferire l’Asino d’oro a Carpinteri. Bel modo di trattare i problemi scientifici! Dopo il Trota l’asino… allegria come diceva Mike.
Caro Fuso, un po’ di serietà non guasterebbe. Credo che anche i più rigidi cicappini hanno a cuore la verità come tu dichiari bene. Allora prendi nota che la tua collega Margherita Hack ha dichiarato Materia oscura e fusione fredda le opportunità future

Ci sono anche altri temi come salute e ambiente di cui ti occupi e in generale senza entrare nel dettaglio, credo che anche lì forse maggiore attenzione a ciò che accade nei laboratori nel mondo non guasterebbe (oltre che nei trattati e nelle grandi riviste dove si parla di ciò che sappiamo).
Ma di ciò ne abbiamo parlato e ne riparleremo. Centomila morti all’anno solo negli Stati Uniti Lazarou et al. JAMA 1998; 279:1200–1205 ci costringono ad andare a vedere sui farmaci, benedizione del Novecento, diventata una maledizione temuta da medici e pazienti che fuggono spaventati sotto il fuoco amico e la Evidence Basic Medicine trasmutata in Evidence Basic Magistratura come scrive Toscana Medica in un suo editoriale di gennaio.
In mezzo i lavori di Benveniste, Preparata e altri sulla Memoria dell’acqua e la Farmacoelettrodinamica (di cui si è parlato a Coherence 1999/2012 alla Casa dell’aviatore a Roma assieme alla Fusione Fredda Lenr) che configura la possibilità di una terapia guidata qui e ora da valutare in un ampio studio internazionale che potrebbe chiarire le possibilità insite nell’approccio farmacoelettrodinamico che è ben fondato nella fisica (la storica legge di Ohm e interazioni quantistiche mediate a quanto pare dall’Effetto Aharonov-Bohm (Wikipedia) e in un’ampia pratica clinica che deve essere validata in studi in doppio cieco che si impongono ma che si trova qualche difficoltà a fare.

Anche su questi temi c’è poco da scherzare e magari vedere che quelli che con nonchalance definite scienziati delle scoperte sbagliate come fa Caprara sul «Corriere della Sera» (dopo che erano stati leader come Giorgio Piccardi e Jacques Benveniste) in luoghi neanche tanto lontani, dove i Genovesi avevano eretto le loro fortezze nel 1400, il mondo di quella che fu l’Unione Sovietica celebra questi scienziati e nel caso di Benveniste ha creato un Award conteso dalle leadership dell’Est europeo.
Forse caro Fuso un po’ di modestia e di attenzione al lavoro altrui e in particolare ai fenomeni reali della Natura non guasterebbe, oltre i buoni trattati e i grandi progetti condivisi che pur poco producono, nonostante molto costino, come la Fusione Calda che è molto più vecchia della Fusione Fredda e molto più costosa e di cui constati come
«La fusione nucleare (ahimè, a quanto pare inevitabilmente calda) è sicuramente un obiettivo che vale la pena perseguire. Le stime più ottimiste parlano però di almeno alcuni decenni prima di poterla sfruttare in modo vantaggioso».
Ti confesso che ho difficoltà a capire come si riescano a fare due pesi e due misure così allegramente con la Fusione Fredda appena giunta alla maggiore età, contrastata anziché no come buon ultimo si è visto con la campagna dei Mille contro il Piezonucleare e la Fusione fredda (vedi titolo di «Repubblica» emblematico «Basta soldi agli studi inutili, scienziati anti-fusione fredda»).
Forse è il caso di entrare nel merito degli esperimenti e delle teorie e quando ci sono tecnologie guardiamo ciò che accade realmente, oltre le nostre convinzioni e «leggi fisiche» che con quel macigno di Materia oscura e correlata oscura energia ci dicono che molte pagine del Libro della Natura debbono ancora essere decifrate e che il compito dei ricercatori e svelarle e renderle fruibili all’Uomo moderno che è sempre più impantanato nel guado e perso nei labirinti della modernità, sempre più complessa e problematica di fronte a cui solo una superiore conoscenza dei meccanismi della Natura e di quella vivente in particolare, ci può portare verso livelli superiori di qualità della vita e di sviluppo compatibile essenziali per non restare vittime della nostra stessa ricchezza e fortuna.
Credo che sia questa la Mission della scienza dopo i trionfi di questi ultimi due secoli che debbono essere consolidati e maturati nell’interesse dell’Umanità e della Terra che ci ospita in modo speciale per rendere felice e sicuro il miracolo della rivoluzione scientifica e tecnologica che ci ha posto nella condizioni di vivere ricchi liberi e felici, magari al sole della Costiera amalfitana davanti a una caprese di Bufala vera.