La Basilicata dice no alla Shell nello Jonio

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foto di Angelo Ambrosi
La piattaforma Noble Al White, in Olanda
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Il diniego riguarda due progetti nel Golfo di Taranto. «La Regione Basilicata ha assunto quale obiettivo prioritario la tutela ambientale e il rilancio turistico della fascia jonica costiera attraverso la redazione di specifici strumenti di pianificazione territoriale»

La Giunta regionale della Basilicata ha espresso, ai sensi del decreto legislativo 152/2006, parere contrario al rilascio del giudizio favorevole di compatibilità ambientale da parte del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, relativamente ai Progetti di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in mare con indagine geofisica 3D denominati «d 73 F:R -.SH» e «d 74 F.R – .SH» proposti da Shell Italia E&P S.p.A.
Lo rende noto il dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità.

Lo stop del Governo lucano si basa su una serie di motivazioni evidenziate nel provvedimento. In primo luogo il parere contrario, sui due progetti, che riguardano 2 aree ubicate nel mar Jonio (la prima nella porzione centro-meridionale e la seconda in quella meridionale del Golfo di Taranto), espresso all’unanimità dal comitato Tecnico Regionale per l’Ambiente nella seduta del 5 febbraio 2012.
«Valutato che l’intervento in esame contrasta con gli obiettivi di tutela ambientale e di rilancio eco-turistico della costa jonica lucana in quanto – spiegano i tecnici del Ctra – dall’analisi dello Sia (Studio di impatto ambientale) proposto, non è possibile escludere, con ragionevole certezza, l’innesco di impatti negativi significativi a carico dell’ambito marino interessato e delle fasce costiere prospicienti». Si ritengono, inoltre, «condivisibili le osservazioni prodotte dalle Amministrazioni Comunali costiere e della Provincia di Matera in merito al rischio di impatti negativi a carico del delicato sistema ambientale coinvolto, che possono provocare gravi ripercussioni sul sistema economico locale». Il riferimento è ai pareri negativi, espressi attraverso delibere dei rispettivi Consigli, inviati in precedenza all’ufficio Compatibilità Ambientale della Regione Basilicata dai Comuni di Rotondella, Pisticci, Nova Siri e dalla Provincia di Matera.

«La Regione Basilicata – si legge nelle considerazioni contenute nella delibera della Giunta – ha assunto quale obiettivo prioritario la tutela ambientale e il rilancio turistico della fascia jonica costiera attraverso la redazione di specifici strumenti di pianificazione territoriale quali: il redigendo “Piano regionale Coste”; il vigente “Piano regionale di utilizzo delle aree demaniali marittime”; il Programma “Rete Natura 2000” che, nell’ambito degli studi e monitoraggi svolti e su esplicita richiesta del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha previsto l’estensione a circa 2 miglia marine prospicienti i siti posti lungo la zona costiera jonica, con una visione applicativa di area vasta, che andranno tutelate, attesa l’enorme valenza naturalistica».