Abbiamo «rotto» il clima

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foto di A. Perrini
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Accademia Kronos: «Ormai la macchina del tempo anomalo si autoalimenta e sta avviandosi verso un radicale cambiamento del clima sul pianeta. La cosiddetta mitigazione climatica si poteva in parte ottenere, secondo gli esperti, fino al 1990, poi il volano della macchina del “tempo impazzito” ha preso il via e non si fermerà più. Ecco perché l’Ue ha lanciato in tutti i suoi Paesi membri programmi atti a difendere le città dai “capricci del tempo”»

Il mondo si è «capovolto», è il caso di dirlo forte, sì perché il caldo che per tradizione in questo periodo caratterizza il clima in Europa meridionale e in particolare nel Mediterraneo si è «spostato» in Scandinavia, in Inghilterra e in Irlanda.
Solo in Norvegia le temperature hanno superato i 30 gradi, mentre in Europa centrale le temperature massime non hanno superato i 15 gradi. Nel Mediterraneo settentrionale al massimo si sono raggiunti i 28°C contro i 33 di luglio dello scorso anno. In Spagna si sono registrate temperature minime da record, ad esempio a Leon/Virgen del Camino il giorno 10 di questo mese la colonnina di mercurio è scesa ad appena +2,3°C. Se poi dobbiamo parlare delle piogge, ovunque in Europa centrale e dell’Est, ma anche nel bacino del Mediterraneo si sono battuti tutti i record di piovosità di luglio rispetto al passato.
È come se si fosse aperto un corridoio di aria fresca e umida che attraversa l’Europa centro meridionale mentre alle sue estremità, nord e sud, il caldo imperversa. Infatti oltre che sull’Europa del nord con caldo inusuale, dobbiamo registrare caldo torrido su tutta la fascia sahariana dove le temperature massime toccano i 50 gradi.
Non meglio va sull’emisfero sud del pianeta dove un freddo e abbondanti nevicate sono state segnalate sui rilievi australiani e del Sudafrica. Qui in particolare sugli altopiani si sono registrate temperature di -18°C. Solo +2°C la minima a Città del Capo.
Ma che sta succedendo? Si chiedono preoccupate le persone. Sta accadendo, sostiene Accademia Kronos, quello «che noi diciamo da un decennio e cioè che a causa dell’eccessiva presenza di gas serra in atmosfera la macchina del tempo si è rotta, per cui dovremmo assistere in futuro a situazioni sempre più anomale. Dobbiamo quindi preparaci prima psicologicamente e poi fisicamente ad adattarci a situazioni diverse da quelle che fino a pochi anni fa rientravano nella nostra memoria delle classiche stagioni».
C’è ancora la possibilità per riequilibrare il clima sulla Terra? «No! – sostiene AK -. Ormai la macchina del tempo anomalo si autoalimenta e sta avviandosi verso un radicale cambiamento del clima sul pianeta. La cosiddetta mitigazione climatica si poteva in parte ottenere, secondo gli esperti, fino al 1990, poi il volano della macchina del “tempo impazzito” ha preso il via e non si fermerà più. Ecco perché l’Ue ha lanciato in tutti i suoi Paesi membri programmi atti a difendere le città dai “capricci del tempo”. Quindi sono nati le Sna e i Pna, ossia le Strategie nazionali all’adattamento al clima che cambia e i relativi Piani nazionali di adattamento al clima. Questo purtroppo è il prezzo che stiamo pagando per aver dato vita ad uno sviluppo irresponsabile. Dove abbiamo riportato nell’atmosfera tutti quei gas serra che nei milioni di anni, foreste e organismi viventi, avevano catturato e imprigionato sotto la crosta terrestre. Ora che questi gas serra sono ritornati “in libertà” oceani e foreste non riescono più ad assorbirli, quindi il clima impazzito ne è la conseguenza».

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