Continua la ricerca sulla memoria dell’acqua

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È stato fatto il punto sul futuro della medicina e della biologia sempre più costrette a fare i conti con gli sviluppi teorici e sperimentali della fisica del Novecento che non può non riguardare da vicino intimamente la struttura e la funzione della materia vivente come cercò di insegnarci in Erwin Schrodinger. Dell’aspetto elettromagnetico e delle sue influenze sull’acqua ha parlato Livio Giuliani che con ricercatori del Cnr ha descritto l’esperimento di Zhadin replicato in vari laboratori tra cui quello di Tor Vergata (Cnr)

Con i favori dell’Ottobrata Romana, con notizie che giungevano dalla vicina Sapienza che segnavano il passo di un cambio della guardia nella più grande Università europea di cui ancora non si possono valutare gli esiti, è andata in scena una delle più belle Coherence di tutti i tempi.

Il tema dell’appuntamento romano presso la Casa dell’Aviatore, si prestava ovviamente trattando di uno dei grandi eroi della scienza moderna e del Futuro della medicina e della biologia a dieci anni dalla dipartita di Benveniste.

Qualcosa è cambiato e non solo alla Sapienza che ha il nuovo Rettore in Eugenio Gaudio a cui il popolo di Coherence ha inviato una caldo augurio di buon lavoro per rilanciare la grande Università europea.

L’apertura dei lavori è stata affidata al Generale Stefano Murace, che ha sottolineato la rilevanza della conferenza negli scenari dell’innovazione scientifica e tecnologica a cui il Mondo aeronautico guarda con attenzione. Ha riferito della lettera dell’Ambasciata francese che si rammaricava per i sovrapposti impegni della Ambasciatrice Madame Catherine Colonna proprio per il semestre italiano di Presidenza Ue.

I saluti di esponenti storici della Chimica e della Fisica della Sapienza come Gianni Mattioli e Luigi Campanella indicano una nuova attenzione a cui le giovani leve della scienza pure potrebbero prestare maggiore attenzione anche a fronte dei vari embarghetti che ancora i leader del 200mo posto vorrebbero mettere alle attività scientifiche di frontiera (si vedono di riflesso i grandi risultati sventolati di conseguenza in quella che fu l’Istituto di Enrico Fermi).
Di rilievo i saluti aggiunti del Rappresentante del Parlamento del Mediterrano dott. Calamita e in particolare del Rettore della giovane Università Svizzera Ipus prof. Camurati che ha plaudito allo sviluppo scientifico che deve riprendere la sua corsa se vogliamo uscire dalle secche.

Dal programma della giornata (a parte piccoli rimaneggiamenti dell’ultima ora), alla partecipazione difficile ma non impossibile dei colleghi dell’Est che impossibilitati per causa di guerre varie (e avariate) non hanno potuto partecipare, ma non hanno fatto mancare la loro testimonianza, che ci informa che l’opera scientifica di Benveniste, chiacchiericcio a parte, che continua sempre più depresso, è ben apprezzata nel Mondo dell’Est dove i temi della sua ricerca sono da sempre al centro dell’attività dei grandi Istituti come quello diretto da Victor Matynyuk che ha inviato una esaustiva lettera sulle ricerca in corso ad Est.

Anche da Roma abbiamo qualche assenza e anche da qui ci giunge una lettera del collega Mario Bernardini uno dei Saggi della Medicina romana, Presidente dell’Associazione Stampa Medica italiana che in breve ripercorre gli ultimi 20 anni di strada della ricerca intorno a Coherence.

Altra lettera istituzionale, quella dell’Ambasciata francese, che ricongiunge il grande scienziato francese con il suo Popolo e il suo Governo che aveva servito al più alto livello negli anni Ottanta ai tempi di Mitterand insieme a Hollande, Fabius Chevennament e tutti gli altri che fecero della Francia un Paese che sognava un futuro superiore, in un mondo migliore.

La parola è passata poi agli speaker che nel pomeriggio dalle 15,45 (il tre quarti d’ora accademico/politico romano è stato rispettato doverosamente) nella Sala «Francesco Baracca» grande pioniere dell’Aviazione italiana, hanno fatto il punto sul futuro della medicina e della biologia sempre più costrette a fare i conti con gli sviluppi teorici e sperimentali della fisica del Novecento che non può non riguardare da vicino intimamente la struttura e la funzione della materia vivente come cercò di insegnarci in What is life? Erwin Schrodinger.

Ha cominciato Jerome Benveniste figlio di Jacques e Presidente dell’Associazione Benveniste che ha ripercorso la carriera scientifica del grande scienziato francese. Carriera che nell’ultimo intervento della giornata di Pasquale Avino e Mario Russo e Patrizio Carrai si è visto che mantiene forte la sua pressione nel mondo e non solo nell’Est, dove Benveniste è considerato un numero Uno della Scienza tanto da contendersi il suo Award in Crimea ogni due anni, ma anche nel cosiddetto distratto Occidente che legge e come l’articolo oggetto delle attenzione scientifiche di Maddox e del suo collega scienziato Randi.
Un saggio di quanto l’opera scientifica di Benveniste attraversi trasversalmente l’Europa emerge dal video preparato da Francesco Bordino storico documentarista torinese sulla vicenda scientifica che ripercorre gli sviluppi scientifici da Benveniste a Montagnier anche quest’ultimo oggetto delle attenzione pseudoscientifiche di qualche blog nel mentre i grandi leader che si erano opposti a Jacques Benveniste mormorano in silenzio.

Percorso che è stato descritto nei dettagli da Massimo Scalia che ha tracciato in modo interessante l’incontro tra il biologo francese e il duo della fisica di frontiera italiana Emilio Del Giudice e Giuliano Preparata. Un sodalizio che pose su basi fisiche solide l’esperimento di Benveniste che da «Nature» fu definito fuori dalle leggi della fisica (come se uno fosse fuori dalle strisce del parcheggio).

Il lavoro di sviluppo teorico è continuato ovunque nel mondo, e tra gli altri alcuni contributi sono venuti dai fisici teorici della NorthEastern University di Boston Yogendra Srivastava che nella sua presentazione ha discusso le implicazioni per la biologia delle interazioni deboli nell’acqua e da Allan Widom a cui è stato assegnato l’Award Benveniste 2014.

Il contributo dei due che è passato per il Workshop Nato di Kiev nel 2009 e pubblicato sull’International Journal of Quantum Chemistry punta a chiarire le proprietà speciali dell’acqua da quelle ferroelettriche alle piroelettriche che rendono la molecola più semplice dei sistemi biologici nelle sue varie forme organizzate (cluster domini di coerenza, soluzioni elettrolitiche oligoelementi in traccia ecc.) qualcosa di più della cosiddetta semplice acqua, ma a quanto pare il mediatore principe delle comunicazioni intracellulari ed extracellulari anche nei sistemi complessi come i meridiani cinesi visti come circuiti elettrici su cui vigono ovviamente la legge di Ohm con relative influenze elettromagnetiche (di varia frequenza da quelle ciclotroniche di Zhadin Liboff alle medie ed alte frequenze usate nella diagnostica e nella terapia da oltre 50 anni) e quantistiche che afferiscono ai ben studiati effetti Bohm Arhanov e Josephson che potrebbero spiegare molti effetti non legati alle dosi, ma alla bioinformatica che in diversi esperimenti (Trukan, Valenzi, Gorgo, e Montagnier Benveniste e altri) ci indica che il Potenziale Vettore non è solo un Ente Matematico poco rilevante nelle equazioni di Maxwell, ma un fattore determinante in varie reazioni chimico fisiche e biologiche. Ma di questo avremo modo di riparlarne anche sulla scorta dei recenti contributi del Gruppo di Edward Trukan di Mosca e del Gruppo di Allan Widom di Boston in una sessione speciale del Coherence 2015, capace di spiegare il ruolo catalitico nelle reazioni biochimiche da parte di informazioni memorizzate nell’acqua e nelle molecole di cui hanno parlato diffusamente i chimici analitici Avino, Russo e Carrai.

Dell’aspetto elettromagnetico e delle sue influenze sull’acqua ha parlato Livio Giuliani che con i colleghi del Cnr Grimaldi e altri, ha descritto l’esperimento di Zhadin replicato in vari laboratori tra cui quello di Tor Vergata (Cnr). Di rilievo il contributo del Biologo Piero Quercia che ha esaminato i fenomeni di trasmutazione nucleare biologiche in una rassegna fotografica che documenta come molti fenomeni descritti da Kevran, Visostkti e altri siano ben realistici come gli esperimenti e gli sviluppi biotecnologici con i batteri capaci di assorbire e in alcuni casi trasmutare radionuclidi come il batterio Batterio Ralstonia De Tuscolanense scoperto in una cella nucleare fredda a Frascati nel laboratorio di Francesco Celani che aveva portato il suo saluto all’inizio dei lavori.

Infine l’intervento di Odoardo Calamai e Giuseppe Quartieri che hanno riproposto i lavori presentati al Convegno sui campi elettromagnetici tenuto all’ordine dei Medici il 20 settembre, che informano dei grandi sviluppi teorici sperimentali e biotecnologici che promettono nuove possibilità per diagnostica precoce e qualche indizio importante su nuove forme di magnetoterapia selettiva e guidata.

I lavori sono stati conclusi dal Generale Stefano Murace che si è congratulato con tutti i relatori, sono continuati fino a tarda notte davanti a buoni piatti della cucina della Casa Dell’Aviatore che come al solito assicura quel clima amicale e sereno decisivo per consolidare i rapporti fraterni nella Comunità scientifica. Lavori che passano il testimone alla prossima Conferenza di Parigi dell’otto ottobre all’Unesco con Luc Montagnier e alla Water Conference organizzata da Gerard Pollack statunitense, che riunisce il mondo dell’acqua a Sofia dal 9 al 12 ottobre.

Qualcosa è cambiato, si diceva all’inizio e non solo alla Sapienza. Si auspica che il tutto possa avere ricadute a breve e medio termine importanti per affrontare le molte sfide del nostro tempo.

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