«Xylella fastidiosa», il punto su un anno di ricerca

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foto di A. Fiore
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Il problema del disseccamento spontaneo degli ulivi, segnalato nel Salento già nell’estate del 2013, dalla sua segnalazione a oggi ha destato non poche preoccupazioni, sollevando molte polemiche per le conseguenze che le azioni da adottare possono avere sull’economia dell’olivicoltura italiana e sui paesaggi tipici del Mediterraneo settentrionale. Un problema che rischia di investire altre colture

Domani il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti, dell’Università degli Studi di Bari «Aldo Moro», in collaborazione con l’Associazione studentesca Paf, ha organizzato un seminario dal titolo «Xylella fastidiosa in Puglia: un anno di ricerca». Il seminario tenuto da Donato Boscia dell’Istituto Protezione Sostenibile del Piante del Cnr di Bari e da Daniele Cornara del Dipartimento Disspa, si svolgerà dalle 15,30 presso l’Aula XI dell’ex Facoltà di Agraria di Bari.
Il problema del disseccamento spontaneo degli ulivi, segnalato nel Salento già nell’estate del 2013 e attribuito al batterio da quarantena «Xylella fastidiosa», dalla sua segnalazione a oggi ha destato non poche preoccupazioni, sollevando molte polemiche per le conseguenze che le azioni da adottare possono avere sull’economia dell’olivicoltura italiana e sui paesaggi tipici del Mediterraneo settentrionale. Per comprendere la preoccupazione che la segnalazione della Xylella fastidiosa in Puglia sta destando a livello nazionale, si riporta una frase contenuta nell’opuscolo che lo scorso luglio il Servizio Fitosanitario regionale Regione Toscana ha diffuso per gli addetti ai lavori: «Mentre si sta ancora valutando il pericolo di Xylella fastidiosa subspecie multiplex (così come determinata su olivo in California) oppure pauca (secondo le determinazioni svolte in Puglia) su altri ospiti (quercia, oleandro, mandorlo, ecc.), tutti gli operatori del settore, Università, Servizi fitosanitari, Associazioni dei produttori e produttori agricoli, dovrebbero essere consapevoli che l’introduzione di Xylella fastidiosa rappresenta un nuovo rischio non solo per il settore olivicolo, per il quale è già stata segnalata la presenza, ma in prospettiva anche per quello viticolo, agrumicolo e frutticolo e perfino forestale».

Intanto nel mese di novembre in Puglia sono venuti i Commissari europei per verificare l’attività posta in essere a seguito dell’emergenza Xylella fastidiosa in provincia di Lecce. I commissari hanno preso atto delle azioni avviate per individuare l’area infetta, la fascia tampone, la fascia interna di un chilometro a ridosso della stessa e un cordone fitosanitario; hanno anche rilevato il mancato rispetto della decisione comunitaria circa l’estirpazione degli ulivi, procedura per la quale la Regione Puglia ha presentato le sue motivazioni.
Con più di un anno dalle prime segnalazioni, con delibera regionale dello scorso 25 novembre è stato fatto un piccolo passo avanti nominando il Comitato consultivo permanente. Un comitato molto nutrito che vede rappresentati dell’istituzione, del mondo scientifico, delle categorie imprenditoriali, ma non della società civile (associazioni culturali e associazioni ambientaliste). È stata proprio la società civile a segnalare i primi casi di disseccamento e a contrastare le azioni radicali che la Regione Puglia aveva intrapreso la scorsa primavera. Sempre la società civile in questi mesi si è molto adoperata con campagne d’informazione e sensibilizzazione sul tema, seguendo di continuo l’evolversi della diffusione del disseccamento degli ulivi.
Comitati formati da tante persone, come anche i tavoli tecnici istituiti per risolvere particolari problemi, in passato e su altri temi hanno spesso fallito il loro buon proposito di partenza. In questo caso si rischia che la società civile, non avendo rappresentanti, non conoscerà azioni, tempi, fatti e decisioni che il Comitato permanete, appena istituito, adotterà per difendere gli interessi economici, l’ambiente e i paesaggi della Puglia e non solo.
Dopo la nomina del Comitato consuntivo permanente si attende da parte del Consiglio regionale l’individuazione del Commissario straordinario con poteri di deroga che dovrà gestire la difficile emergenza Xylella fastidiosa.