Un’Appia Antica così non si era mai vista…

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Un’opportunità unica per i romani e per i turisti, una festa per celebrare il fascino e l’incanto dell’Appia Antica finalmente ciclopedonalizzata e, nello stesso tempo, l’occasione migliore per riappropriarsi orgogliosamente del passato guardando al futuro della Capitale e del Paese, per immaginare di poter considerare la Regina Viarum non solo il rudere del tempo che fu, ma la pregiata porta d’accesso a una nuova idea di città che investe sul suo territorio, sulla sua cultura, sul suo paesaggio e si mostra più attenta ai cittadini, più moderna, più verde, più vivibile, più sana

L’Appia Antica riservata esclusivamente a pedoni e pedali, tutti i monumenti aperti gratuitamente e pronti a svelare la loro bellezza e i loro segreti, tanti esperti narratori che accompagnano i visitatori a scoprire la storia e le storie millenarie del più suggestivo museo a cielo aperto del mondo.
E poi ancora trekking, archeotour in bici, street food, musica, attività per bambini.
Questo e molto altro andrà in scena sull’Appia Antica, strada romana che collegava Roma a Brindisi e considerata dai romani la Regina Viarum, grande opera di ingegneria del mondo antico con grande valenza economica, militare e culturale per la società romana, nell’Appia Day, domenica 8 maggio.
Un’opportunità unica per i romani e per i turisti, una festa per celebrare il fascino e l’incanto dell’Appia Antica finalmente ciclopedonalizzata e, nello stesso tempo, l’occasione migliore per riappropriarsi orgogliosamente del passato guardando al futuro della Capitale e del Paese, per immaginare di poter considerare la Regina Viarum non solo il rudere del tempo che fu, ma la pregiata porta d’accesso a una nuova idea di città che investe sul suo territorio, sulla sua cultura, sul suo paesaggio e si mostra più attenta ai cittadini, più moderna, più verde, più vivibile, più sana.
Il sogno di Antonio Cederna, giornalista, ambientalista, politico e intellettuale italiano che vide tra le sue battaglie, quella per la tutela proprio dell’Appia Antica e a cui viene dedicato l’Appia Day in occasione del ventennale della sua scomparsa.
La realizzazione di un unico parco archeologico dalla Colonna Traiana e dal Foro Romano fino ai Colli Albani che ingloba Colosseo, Palatino, Terme di Caracalla, Mura Aureliane e poi via via la Valle della Caffarella e l’area degli Acquedotti e che restituisce dignità, rispetto e prestigio internazionale alla più straordinaria area archeologica d’Italia, questo il desiderio più grande coltivato da Antonio Cederna in tutta la sua esistenza.
E l’8 maggio si potrà anche conoscere da vicino il percorso del Grande Raccordo Anulare delle Bici (Grab), la straordinaria greenway ciclopedonale capitolina che ha il suo tratto più pregiato nella passeggiata archeologica da Piazza Venezia all’Appia Antica e che è nato proprio in continuità con l’idea di Cederna di rendere fruibile e accogliente il percorso monumentale.
L’Appia Day è un evento promosso da un’amplissima rete di associazioni locali e nazionali e ha già il patrocinio del ministero dei Trasporti e delle infrastrutture e del Parco regionale dell’Appia Antica.
Un programma fitto di eventi concentrati per lo più nel tratto dell’antica consolare compreso tra l’ex Cartiera Latina, sede del Parco, e il Mausoleo di Cecilia Metella, ma che idealmente, e non solo, riguarderanno l’intero percorso dal Colosseo a Brindisi. Si aspettano a Roma, infatti, portando testimonianze dal territorio, molti sindaci attraversati dal cammino dell’Appia Antica, mentre lungo il tratto urbano storici, scrittori, artisti, docenti universitari, giornalisti, naturalisti racconteranno la loro Appia approfondendo i tanti avvenimenti storici, le leggende, le particolarità che vedono l’Appia Antica protagonista indiscussa della nostra storia fin dal 312 a.C.
Una festa a cui tutti possono partecipare organizzando iniziative, eventi e condividendoli all’interno di questa grande festa per la città, rilanciando la nostra storia, la nostra cultura, le nostre origini che ci portano lontano nel tempo su di una strada calpestata dai nostri avi che ha tanto da raccontare.
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