Freddo dagli Urali, i consigli di Protezione civile ed Enpa

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strada neve
È di ieri l'allarme Onu sul clima che segnala proprio la probabile impossibilità di sciare a Cortina fra qualche anno.
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Prestare maggiore attenzione alla guida di autoveicoli e moderare la velocità, al fine di evitare sbandamenti; Evitare le zone esposte a forte vento per il possibile distacco di oggetti sospesi e mobili (impalcature, segnaletica, ecc.) e di caduta di oggetti anche di piccole dimensioni e relativamente leggeri (vasi, tegole…); Non sostare lungo viali alberati per possibile rottura di rami; Prestare attenzione lungo le zone costiere e, in presenza di mareggiate, evitare la sosta su moli e pontili, queste le raccomandazioni impartite dalla Sezione Puglia della Protezione civile

Una struttura depressionaria che insiste sul Mediterraneo centro-occidentale è responsabile delle diffuse condizioni di instabilità sull’intero territorio nazionale. Freddo, neve e vento forte dal Nord al Sud dell’Italia.

Il Dipartimento della Protezione civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che prevede da stanotte nevicate al di sopra dei 300-500 metri, con locali sconfinamenti fino a quote di pianura, sulla Campania e sulla Puglia, e poi in estensione a Basilicata e Calabria. Da domani pomeriggio si prevedono il persistere di nevicate fino a quote di pianura, sull’Abruzzo e sul Molise, con apporti al suolo da deboli a moderati e, dalla tarda mattinata, venti settentrionali da forti a burrasca sulla Sicilia e sulla Calabria, con possibili mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani, lunedì 26 febbraio, allerta gialla sull’Emilia Romagna (bacini romagnoli ed emiliani orientali, pianura e costa romagnola), sull’Abruzzo e sul Molise.

Permane inoltre l’allerta gialla per rischio idrogeologico localizzato sul Veneto, bacino dell’Alto Piave, a causa della frana della Busa del Cristo, nel Comune di Perarolo di Cadore (Belluno), sulla quale è in corso un continuo e attento monitoraggio.

Una situazione meteo che interessa anche la regione Puglia e che per il 26 febbraio, così come riportato sul sito ufficiale della Protezione civile – Sezione Puglia, porta un’ulteriore sensibile diminuzione delle temperature e precipitazioni a carattere nevoso che interesseranno l’entroterra pugliese fino a quote di pianura, con apporti al suolo da deboli a moderati.

Il Centro funzionale decentrato, che monitorerà gli eventi fornendo aggiornamenti in merito all’evolversi della situazione meteo, ha valutato allerta gialla per rischio idrogeologico e venti su gran parte del territorio regionale, oltre che per neve sull’area garganica.

• Prestare maggiore attenzione alla guida di autoveicoli e moderare la velocità, al fine di evitare sbandamenti;

• Evitare le zone esposte a forte vento per il possibile distacco di oggetti sospesi e mobili (impalcature, segnaletica, ecc.) e di caduta di oggetti anche di piccole dimensioni e relativamente leggeri (vasi, tegole…);

• Non sostare lungo viali alberati per possibile rottura di rami;

• Prestare attenzione lungo le zone costiere e, in presenza di mareggiate, evitare la sosta su moli e pontili.

 

Queste le raccomandazioni impartite dalla Sezione Puglia della Protezione Civile.

 

Inoltre, in presenza di nevicate e gelate è buona norma:

• procurarsi l’attrezzatura necessaria contro neve e gelo, sia per la tutela della persona (vestiario adeguato, scarponi da neve), sia per togliere la neve dai pressi della propria casa o dell’esercizio commerciale (come pale per spalare e scorte di sale);

• avere cura di attrezzare adeguatamente la propria auto, montando pneumatici da neve o portando a bordo catene da neve, preferibilmente a montaggio rapido;

• controllare che ci sia il liquido antigelo nell’acqua del radiatore, verificare lo stato della batteria e l’efficienza delle spazzole dei tergicristalli, tenere in auto i cavi per l’accensione forzata, pinze, torcia e guanti da lavoro;

• verificare la capacità di carico della copertura del proprio stabile così da evitare che l’accumulo di neve e ghiaccio sul tetto possa provocare crolli;

• non utilizzare mezzi di trasporto a due ruote e, se si è costretti a prendere l’auto, attuare queste semplici regole di buon comportamento;

• liberare interamente l’auto dalla neve;

• tenere accese le luci per essere più visibili sulla strada;

• mantenere una velocità ridotta, usando marce basse per evitare il più possibile le frenate e prediligere l’uso del freno motore;

• aumentare la distanza di sicurezza dal veicolo che precede;

• in salita procedere senza mai arrestarsi, perché una volta fermi è difficile ripartire;

• prestare attenzione ai lastroni di neve che, soprattutto nella fase di disgelo, potrebbero staccarsi dai tetti;

• prestare attenzione alla formazione di ghiaccio sia sulle strade che sui marciapiedi, guidando con particolare prudenza.

Quello che si sta verificando in queste ore, in Italia come in tutta Europa, è un’ondata di gelo con raffiche di vento gelido che come spiega il Centro Epson Meteo – Meteo.it, ha origine dal settore russo-siberiano, ad est degli Urali nei pressi del bassopiano sarmatico siberiano. Trattasi di un vento forte da Nordest o Est-Nordest, il Buran, che soffia in Siberia ed è accompagnato da freddo intenso che dà origine a vere e proprie tempeste di neve. Quando il Buran scavalca gli Urali può invadere anche l’Europa e arrivare fino all’Italia, seppur attenuato rispetto alle origini.

Diramato dall’Ente nazionale protezione animali (Enpa) un vademecum per aiutare gli animali a superare «l’emergenza freddo».