Il rapporto Ipcc segnala il pericolo oceani

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«C’è bisogno di un’azione politica senza precedenti per evitare che il nostro Pianeta subisca conseguenze umane, ambientali ed economiche devastanti» dichiara Giorgia Monti, responsabile campagna Mare Greenpeace Italia

Il rapporto speciale dell’Ipcc (Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici) su oceani e aree coperte dai ghiacci, presentato oggi nel Principato di Monaco, mette nero su bianco la crisi dei nostri oceani, gravemente colpiti dai cambiamenti climatici.

«La scienza ci offre un quadro al contempo agghiacciante e convincente. Gli impatti che le emissioni di carbonio prodotte dall’uomo hanno sui nostri oceani si stanno sviluppando su larga scala e a un ritmo molto più sostenuto rispetto a quanto ci aspettassimo: c’è bisogno quindi di un’azione politica senza precedenti per evitare che il nostro Pianeta subisca conseguenze umane, ambientali ed economiche devastanti» dichiara Giorgia Monti, responsabile campagna Mare Greenpeace Italia.

Gli oceani svolgono un ruolo fondamentale nel sostenere la vita sulla Terra. Insieme alle calotte polari, sono fondamentali per regolare la temperatura del nostro pianeta, oltre ad assorbire il 20-30 per cento del carbonio dall’atmosfera terrestre, gli oceani regolano le piogge (e quindi la disponibilità di acqua potabile e la produzione agricola) e il clima del nostro pianeta. Ai tassi attuali di emissioni, si calcola però che stiamo scaricando negli oceani un milione di tonnellate di CO2 ogni ora, con conseguenze, come rivela il rapporto dell’Ipcc, devastanti sulla vita marina.

Nessuna parte del mondo verrà risparmiata dagli effetti del cambiamento climatico con il surriscaldamento degli oceani e la fusione delle calotte polari e dei ghiacciai, che potrebbero provocare un rapido innalzamento del livello del mare che, a sua volta, potrebbe colpire un miliardo di persone entro il 2050.

L’accelerazione dei cambiamenti che si verificheranno negli oceani e nella criosfera (ghiaccio marino e terrestre, ai poli e sulle montagne) è una delle conseguenze più drammatiche della crisi climatica. Il nuovo rapporto speciale dell’Ipcc, mostra che questi effetti continueranno e saranno irreversibili anche quando e se il clima si stabilizzerà. Per esempio, alcune specie polari la cui sopravvivenza dipende dalla presenza del ghiaccio marino, come trichechi e pinguini, sono fortemente minacciate perché il loro habitat sta scomparendo. È quanto stigmatizza il Wwf.

Per chi vuole approfondire il rapporto Ipcc

 

R. V. G.