Meno caldo e qualche pioggia

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Nel prossimo week end generalmente variabile al nord e su parte del centro, con possibili manifestazioni piovose nelle zone più interne, ampie schiarite lungo le coste. Variabile anche al Sud, ma con temperature ancora superiori alla media stagionale. Al nord e su parte del centro le temperature invece si attesteranno sui tradizionali valori stagionali

La prima bolla di calore africana dell’anno è arrivata la settimana scorsa con oltre 30 giorni di anticipo, tuttavia e per fortuna non si sono verificate quelle situazioni allarmanti che i meteorologi avevano previsto qualche giorno prima dell’anticiclone del Sahara. Si erano ipotizzati, soprattutto al centro sud, picchi di calore «fantascientifici», addirittura in alcune località si temevano temperature tra i +42 e i +44°C.
Ciò comunque è avvenuto, ma non in tutta l’Italia, solo in Sicilia e in Sardegna, il resto della penisola ha resistito. Per queste due regioni tuttavia il caldo ha segnato un record storico, in Sicilia, ad esempio, la città più calda è stata Catenanuova, in provincia di Enna, che ha registrato quasi i +42°C. Sempre in provincia di Enna si sono registrati in altre località +39°C. Molte zone della Sardegna meridionale hanno toccato i +40°C. in particolare a San Priamo e San Vito, situati nel sud est dell’isola, con circa +41°C.
Il gran caldo anomalo, ma non pesante come in Sicilia e Sardegna, si è fatto sentire anche nelle altre regioni centro sud e un po’ meno al nord. Perché questo? Semplicemente perché le previsioni del meteorologi sovente non collimano con quelle dei climatologi. I primi interpretando correttamente le carte del tempo non hanno tenuto conto delle inevitabili variabili che i climatologi avevano previsto, cioè che l’aria infuocata proveniente dal Sahara si sarebbe in parte stemperata grazie all’aria più fresca che stazionava da settimane sull’Italia. Ciò ha smorzato le alte temperature sahariane scongiurando i 40 e più gradi previsti su parte delle regioni del sud e del centro. Al nord poi la differenza tra caldo e aria più fresca ha prodotto temporali localmente anche di forte intensità, vedi Torino.
C’è da considerare ora che l’aria che circonda il nostro Paese si è riscaldata in anticipo rispetto alla stagione, per cui una successiva bolla di calore africana potrebbe questa volta farci veramente del male. Per fortuna che tra sabato e domenica l’alta pressione africana ha ceduto soprattutto al nord e al centro consentendo l’ingresso di correnti più fresche provenienti dai quadranti settentrionali. Vediamo allora cosa accadrà la prossima settimana.

Le previsioni

Dopo «la cacciata» delle armate infuocate sahariane, in Italia, soprattutto centro nord, vanno ripristinandosi situazioni più primaverili che d’estate inoltrata. Torna il bel tempo su quasi tutte le regioni con temperature ancora leggermente superiori alle medie stagionali soprattutto al centro e al sud. Temporali pomeridiani sono previsti lungo l’arco alpino e su gran parte della dorsale appenninica. Bel tempo invece lungo le coste ad eccezione di alcune zone del basso Adriatico e dello Ionio dove potrà vigere la variabilità. Vediamo ora la situazione prevista giorno per giorno:
Lunedì: Alta pressione, non sahariana per fortuna, porterà cielo sereno o poco nuvoloso su quasi tutte le regioni. Le temperature al nord non dovrebbero superare i 29°C. Al centro le massime non dovrebbero superare i +30°C. a parte che a Firenze e a Roma, stessa cosa al Sud ad eccezione di Palermo e Cagliari che invece le temperature potrebbero superare abbondantemente i +30°C. I mari, a causa di moderate correnti da nord ovest, potrebbero essere da poco mossi a mossi.
Martedì: Cielo sereno o con velatura su quasi tutta l’Italia. Temperature che rientrano lentamente nella media stagionale, a parte che sulla Sicilia e sulla Sardegna meridionale dove nelle ore più calde potranno ancora una volta superare i +30°C.
Mercoledì: Continua il bel tempo su quasi tutte le regioni, qualche residuo annuvolamento il mattino lungo le coste, ma in rapido miglioramento durante le ore successive. Le temperature torneranno a salire provocando nelle grandi città qualche disagio per il caldo. I mari generalmente poco mossi, mossi localmente.
Giovedì: Nubi all’orizzonte preannunciano il cambiamento. In effetti correnti fresche e umide atlantiche cominceranno a sgretolare il fronte dell’alta pressione, iniziando dal settore nord occidentale. Le prime piogge investiranno le Alpi occidentali e poi nel corso della giornata e della sera il Piemonte, la Liguria e la Lombardia. Sono previsti temporali di forte intensità nelle zone a ridosso dell’arco alpino. Sulle rimanenti regioni ancora bel tempo. Stazionarie le temperature. I mari mossi quelli liguri e dell’alto Adriatico, poco mossi gli altri.

Attendibilità al 70%

Venerdì: Entra prepotente da nord ovest, per investire successivamente tutte le regioni settentrionali, una forte perturbazione atlantica. Ciò comporterà piogge intense e temporali anche violenti soprattutto nel Triveneto. Possibili forti grandinate. Deciso calo termico al Nord e qualche nevicata sulle Alpi occidentali a partire da 1.500 metri . Al centro il tempo peggiora su Toscana, Marche, parte dell’Umbria e del Lazio, sulle altre regioni comprese quelle del sud invece ancora tempo estivo. I venti gireranno da sud portando mari mossi sullo Ionio e sul basso Tirreno.
Week End: Generalmente variabile al nord e su parte del centro, con possibili manifestazioni piovose nelle zone più interne, ampie schiarite lungo le coste. Variabile anche al Sud, ma con temperature ancora superiori alla media stagionale. Al nord e su parte del centro le temperature invece si attesteranno sui tradizionali valori stagionali. I mari quelli meridionali ancora da mossi a poco mossi, poco mossi gli altri mari.