Climatoterapia, verso una collaborazione italo-svizzera

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stelvio
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Dalle ricerche sul clima e sul rilancio della climatoterapia alpina, alle ricerche sulle nuove biotecnologie per la diagnostica precoce e la terapia di precisione, che affondano le radici nei lavori della Scuola tedesca di Reinold Voll e negli sviluppi lanciati da Piccardi, Eccles, Preparata e Benveniste negli ultimi decenni, oggi si apprestano a diventare mezzi diffusi negli ambulatori e nelle cliniche in particolare in Svizzera dove il pragmatismo e l’efficacia prevalgono di solito sui sofismi vari

Nella Città di San Valentino (di cui ricordiamo l’evento l’amore oltre l’apparenza di Alghero) per iniziativa del Blogger matematico Claudio Pace, si è tenuto in occasione dell’Inaugurazione del Palasì di Terni (il vecchio palazzo delle Poste rinnovato con grande arte di altri tempi dal Patron di Kama Mauro Capocci) una giornata sull’energia a 360 gradi
Giornata intensa caratterizzata dall’entrante autunno che ha rallentato gli arrivi da tutta Italia ed Europa. Un approccio laico, liberale con soggetti dell’industria energetica e dell’Ingegneria dei materiali che si sono confrontati tutta la giornata con i ricercatori a caccia di nuove fonti di energia dal nucleo e dalle altre fonti (solare, eolico, geotermico, idroelettrico di cui Terni e la capitale storica).
Il dato emergente appare la difficoltà di decifrare i segreti del nucleo operanti nelle reazioni Lenr. Caccia ai segreti del nucleo iniziata con Giuliano Preparata e che continua in tutto il mondo. Come riferito nel Rapporto 41 dell’Enea, pare che a giocare un ruolo decisivo sia ancora l’evanescente «potenziale vettore», che si manifesta in modo tangibile nell’effetto Aharonov–Bohm effect e nell’esperimento di Josepshon che gli diede il Nobel per la scoperta di fenomeni superconduttivi non mediati dal campo elettrico né dal campo magnetico ma per l’appunto dal «potenziale vettore» su cui a livello biologico lavorano i Russi dell’Istituto di fisica tecnica di Mosca diretti da Edward Trukan. È in corso di sviluppo un recente lavoro di Widom Srivastava e altri che era stato presentato in Crimea all’ultima conferenza Cosmosand biosphere dove viene assegnato L’Award Benveniste.
L’ultimo Award è stato assegnato proprio un anno fa il 3 ottobre nel decennale della salita in Cielo del grande scienziato francese, ad Allan Widom durante la conferenza romana per ricordare il contributo di Jacques che poi è continuato l’otto ottobre all’Unesco di Parigi per iniziativa di Luc Montagnier che continua le pionieristiche ricerche sui segnali del Dna finalizzate allo sviluppo di nuove tecnologie per la diagnostica di patologie croniche e per la loro terapia.
Una grande effervescenza che continua in questo autunno che punta ad andare oltre la grave crisi in cui si trova l’Europa. 
Un autunno che continua sul fronte alpino con il Convegno che inaugura l’Anno accademico 2015/16 di Unimeier che si terrà a Lugano presso la Sala Carlo Cattaneo nell’edificio del Consolato d’Italia il 16 ottobre.
Come ricorda la statua nella stazione di Chiasso degli anni Trenta dello scorso secolo, Italia e Svizzera sono sorelle e andando oltre le pur legittime rivalità e incomprensione tipiche di ogni famiglia, è bene che si continui a collaborare per vincere le nuove sfide che il mercato globale pone a tutti gli europei e all’area insubrica in particolare. Da qui il titolo del convegno «Ipotesi di collaborazione scientifica e tecnologica italo-svizzera», che dalle ricerche sul clima e sul rilancio della climatoterapia alpina, alle ricerche sulle nuove biotecnologie per la diagnostica precoce e la terapia di precisione, che affondano le radici nei lavori della Scuola tedesca di Reinold Voll e negli sviluppi lanciati da Piccardi, Eccles, Preparata e Benveniste negli ultimi decenni, oggi si apprestano a diventare mezzi diffusi negli ambulatori e nelle cliniche in particolare in Svizzera dove il pragmatismo e l’efficacia prevalgono di solito sui sofismi vari, sviluppando tra l’altro, un modello di pubblica amministrazione e di partecipazione democratica effettiva su cui la grande Europa e l’Italia in particolare dovrebbero riflettere, assieme alla capacità di integrazione di 27 Cantoni in una Confederazione a cui Bruxelles potrebbe guardare come modello per la Ue.
Un programma breve quanto intenso, quello del 16 ottobre, che vuole rilanciare la riflessione e la cooperazione anche sui grandi temi della sicurezza della catena agroalimentare, della gioventù alle prese con la formazione e l’identità difficile che porta a forme deviate non solo il sabato sera e, last but not least, con la ricerca di uno sviluppo compatibile che non sia una corda al collo per la competitività delle nostre aziende sul mercato globale.
Materie su cui pare che si possa guardare con fiducia alle prossime sfide, che il nostro tempo porta con sé, che possiamo e dobbiamo vincere per la nostra Civiltà, che con tutte le criticità, così come la democrazia, resta la forma più alta di Società, da difendere, se serve ancora una volta con tutti i mezzi, dalle minacce che ritornano, dal passato e dai deliri di potenza che abusano dell’addolcimento del carattere che le società libere e democratiche portano con sé che non vanno confuse troppo con debolezza con cui poter giocare con qualche minaccia trita e ritrita come se gente che è passata da San Pietro Infine si impressionasse di un po’ di sangue esibito a mo’ di minaccia per il nostro mondo.