Il Commissario europeo per l’Ambiente ha risposto ad una interrogazione del parlamentare della Sinistra europea Roberto Musacchio
I 700 precari dell’Ispra (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale), svolgono compiti fondamentali di tutela e protezione dell’ambiente anche in adempimento alle direttive europee, e il loro venir meno porterebbe all’apertura di procedure d’infrazione che costerebbero allo Stato italiano miliardi di euro.
Lo ha affermato ieri il Commissario europeo per l’Ambiente, Stavros Dimas, in risposta a un’interrogazione del parlamentare della Sinistra europea Roberto Musacchio, in cui si chiedeva se secondo la Commissione siano conciliabili il «rispetto del monitoraggio dell’Emissions Trading e degli obblighi del Protocollo di Kyoto» con il rischio che in Italia vengano licenziati i precari