Un laboratorio contro i rischi idrogeologici sul Vajont

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A quarant’anni dalla strage del Vajont, Longarone avrà una fondazione destinata a ospitare studi e ricerche sui rischi geologici. A dare la notizia e’ un comunicato dell’ Amministrazione del Comune bellunese, il cui sindaco, Pierluigi De Cesero, ha incontrato oggi una delegazione di esperti giapponesi, che daranno vita a un laboratorio finanziato dai Governi italiano e del Paese asiatico.
La delegazione nipponica ha visionato alcuni locali del quartiere fieristico di Longarone, dove verrà ospitata, a partire da maggio, la fondazione, e in cui verranno avviate le ricerche. Il laboratorio è stato chiamato «Geo Risk Joint Lab» (Grjl), e per esso

il Consiglio nazionale delle Ricerche ha ricevuto dal Ministero degli Esteri un finanziamento di 105.000 euro. Il laboratorio Grjl verrà coordinato dal ricercatore Alessandro Pasuto, dell’Istituto per la protezione idrogeologica del Cnr di Padova.
La prima fase del progetto italo-giapponese prevede il monitoraggio e lo studio di due frane attive, situate in Friuli. A tale scopo verrà stretto un accordo di collaborazione anche con il Dipartimento di Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia. Il gruppo tecnico ha visitato oggi anche i luoghi della catastrofe dell’ottobre 1963, e ha iniziato a prendere visione di una delle due frane, quella del Monte Salta, situata nei pressi della diga del Vajont.
Fonte Ansa