Il 25 e 26 febbraio a Pisa un convegno nazionale promosso da Soprintendenza e Arspat. Esperti a confronto per una Scienza del Paesaggio in grado di tutelare le aree, valorizzare i territori e «produrre» paesaggi di qualità- Gli obiettivi del convegno
La salvaguardia del paesaggio non è più un fatto estetico, come poteva esserlo nella tradizione ottocentesca, o un’esigenza solo ecologica, come è diventato nella seconda metà del 900. Pian piano è stato valorizzato e meglio interpretato anche come specchio della cultura, della civiltà e della storia dell’uomo. Un prezioso patrimonio sempre più in pericolo nel nostro paese.
Come provvedere in modo efficace alla sua conservazione? A quali elementi e metodologie fare riferimento per il recupero e la valorizzazione? Come realizzare, oggi, paesaggi degni di un passato che il mondo c’invidia e a cui sembriamo non essere più interessati?
/> Sono alcuni degli interrogativi a cui intende rispondere il convegno nazionale «La tutela del paesaggio tra economia e storia ? Dal restauro dei monumenti al governo del territorio» in programma il 25 e 26 febbraio p.v. a Pisa presso la sede della Soprintendenza (Ex Palazzo Reale – Lungarno Pacinotti 46 ? Sala Ceci). Le due giornate sono promosse dalla Soprintendenza Bappsae (Soprintendenza ai Beni Architettonici, Paesaggistici e per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico), Associazione Arspat di Rimini (Associazione per il Restauro del Paesaggio, dell’Ambiente e del Territorio) e Coldiretti di Massa Carrara.
L’appuntamento intende approfondire il dibattito aperto dal convegno internazionale Arspat «Degrado del paesaggio e complessità territoriale» del novembre scorso a Rimini. Valutando gli sviluppi e le ricerche in atto per cominciare a gettare le basi di una vera Scienza del Paesaggio e di un metodo di lavoro, che sia espressione di una tecnica, di una disciplina e di una cultura paesaggistica, in grado di dare concretezza ed efficacia alle disposizioni generali del nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
La localizzazione geografica e i promotori del simposio appaiono assolutamente qualificanti da questo punto di vista. Il territorio della Soprintendenza (Pisa, Lucca, Livorno e Massa Carrara) è tra i più importanti ed apprezzati a livello mondiale sotto il profilo paesaggistico e la Soprintendenza pisana è una tra le più rilevanti ed attive, in stretto rapporto con il mondo accademico e professionale.
Il convegno vedrà infatti la partecipazione, tra gli altri, del Dirigente della Direzione Generale per i Beni Paesaggistici del Ministero Beni e Attività Culturali Anna Di Bene, del Direttore Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana (e Soprintendente al Polo Museale Fiorentino) Antonio Paolucci, del Soprintendente di Pisa Guglielmo Malchiodi, dell’Assessore alla Cultura della Regione Toscana Mariella Zoppi, il Direttore del Dipartimento di Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell’Università di Firenze Francesco Gurrieri, i vertici dell’Università degli Studi, della Scuola Normale Superiore e della Scuola Superiore S. Anna di Pisa, gli architetti paesaggisti Annalisa Maniglio Calcagno dell’Università di Genova e Guido Ferrara dell’Università di Firenze, rappresentanti degli enti territoriali e degli ordini professionali di Toscana, Liguria ed Emilia Romagna.
(Info: Soprintendenza di Pisa 050 926529 ? l.brancaccio@ambientepi.arti.beniculturali.it ? www.ambientepi.arti.beniculturali.it ? www.arspat.it)