Sarà presto possibile identificare la provenienza geografica dell’avorio, ponendo così freno al contrabbando di quello proveniente da elefanti africani protetti
Un team di ricercatori americani in aiuto ai pachidermi e al mercato illegale dell’avorio ricavato dalle loro zanne.
Sarà presto possibile identificare la provenienza geografica dell’avorio, ponendo così freno al contrabbando di quello proveniente da elefanti africani protetti. Un team di ricercatori affiliati all’università di Washington ha infatti tracciato il Dna dei pachidermi, evidenziando alcune caratteristiche per zone geografiche. «Gli elefanti africani – affermano Kenine Comstock e Elaine Ostrander del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, coordinatrici dello studio – sono protetti da leggi internazionali, ma i bracconieri continuano indisturbati a cacciarli. Grazie all’identificazione di sequenze genetiche presenti