La città sostenibile è quella che include il più debole

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Il progetto transnazionale Odea è giunto a conlusione dopo tre anni di lavoro tra un gruppo italiano ed uno gallese. Realizzato un Osservatorio sulle dinamiche di esclusione dal mercato del lavoro

(Nostro Servizio) – «La città nasce come luogo di inclusione sociale e relazioni ? spiega Franco Ferrara, presidente del centro studi Erasmo tra i partner del progetto Odea ? solo che nel tempo è diventato un luogo di esclusione. Odea nasce come progetto attivo per ripensare gli spazi cittadini. Quello di cui ci si deve riuscire a liberare è la paura dell’altro, del diverso, solo allora si può parlare di inclusione e di città sostenibile dal punto di vista umano. Ma se si spara a vista sull’immigrato, sull’ex-tossico, sul disabile ecco che si perde l’occasione di una ricchezza sociale ed