La stazione di registrazione, la prima della nascente rete di monitoraggio facente capo all’Agenzia Regionale per l’Ambiente lombarda, ha la peculiarità di registrare anche la più piccola scossa sismica, di controllare 24 ore su 24 l’area urbana e suburbana di Bergamo e di consentirne la cosiddetta «zonazione microsismica», ossia l’indagine circa il diverso comportamento degli edifici sottoposti allo stress da sisma, in relazione al tipo di terreno su cui sono costruiti
E’ operativa a Bergamo la stazione di registrazione sismica che Arpa Lombardia, Università di Bergamo e Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) hanno avviato presso il complesso monumentale di S. Agostino dell’ateneo orobico.
La stazione di registrazione, la prima della nascente rete di monitoraggio facente capo all’Agenzia Regionale per l’Ambiente lombarda, ha la peculiarità di registrare anche la più piccola scossa sismica, di controllare 24 ore su 24 l’area urbana e suburbana di Bergamo e di consentirne la cosiddetta «zonazione microsismica», ossia l’indagine circa il diverso comportamento degli edifici sottoposti allo stress da sisma, in relazione al tipo di terreno su cui sono costruiti.
«La propagazione di un’onda sismica ? spiegano i tecnici dell’Arpa Lombardia ? è diversa a seconda del tipo di terreno su cui essa impatta, per questo è importante studiare la reazione di una costruzione guardando proprio alla tipologia di terreno su cui essa è stata edificata».
La rete di registrazione che parte da Bergamo punta ad essere un riferimento regionale per l’osservazione sismica, anche nell’ottica di ridurre gli impatti dei terremoti sul territorio lombardo.
(Fonte Arpa Lombardia)