Il fuoco continua a colpire soprattutto il sud. Calabria e Campania sempre le regioni più critiche. Domenica situazione in miglioramento: la Centrale Operativa ha ricevuto circa 600 chiamate in meno rispetto a sabato
Oltre 4mila chiamate e circa 250 incendi. Questi i numeri del fine settimana appena trascorso che, come gli altri, è stato di lavoro per gli agenti del Corpo forestale dello Stato impegnati a spegnere e prevenire gli incendi. Sono stati 108 gli incendi divampati nella giornata di domenica in tutta la Penisola, mentre sabato sono stati contati 135 roghi. Ieri la Centrale Operativa Nazionale del Corpo forestale dello Stato, che coordina le 15 sale operative regionali, ha ricevuto, dalla mezzanotte alle 17, 1.871 chiamate al numero di emergenza ambientale 1515 per segnalazioni di incendi boschivi (sabato sono state 2.485).
/> Domenica, quindi c’è stata una riduzione, rispetto alla giornata precedente, degli incendi che hanno colpito il nostro Paese. Il numero più alto di incendi è stato ancora una volta registrato nel sud Italia. Ieri è stata la Campania la regione più colpita con ben 34 roghi, seguita dalla Calabria (29), Puglia (17), Toscana (6), Basilicata (5), Abruzzo e Liguria (4), Lazio e Umbria (3), Emilia Romagna (2), Lombardia (1), Veneto, Marche, Molise e Piemonte (0).
Anche sabato la regione più colpita è stata la Campania con ben 61 roghi, seguita dalla Calabria (35), e a distanza le altre, Toscana (8), Basilicata, Lazio, Puglia (6), Liguria (4), Molise e Umbria (3), Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia (1), Piemonte, Veneto, Marche (0).
Ieri alle operazioni di controllo del territorio, prevenzione e lotta attiva alle fiamme hanno partecipato 1.332 unità in servizio Antincendio Boschivo: Abruzzo 170; Basilicata 120; Calabria 158; Campania 133; Emilia Romagna 36; Lazio 122; Liguria 120; Lombardia 80; Marche 44; Molise 91; Piemonte 35; Puglia 72; Toscana 52; Umbria 63; Veneto 36.
Sabato, invece, sono state queste le situazioni di maggior attenzione:
Liguria ? In comune di Quiliano (SA), in zona collinare, nel corso di un incendio che nel momento di massima estensione ha raggiunto 500 metri di fronte, sono andati in fumo 70 ettari di macchia alta con un danno ambientale notevole; in comune di Rezzoaglio (GE), località Passo della Forcella, gli agenti della Forestale del Comando Stazione di S.Stefano d’Aveto, hanno denunciato un agricoltore con l’accusa di aver provocato in modo colposo un vasto incendio che da un terreno agricolo si è propagato a un bosco.
Calabria ? Comune di Laino Castello (CS) bruciati 5 ettari di macchia; Acquaformosa (CS) bruciati 2 ettari di macchia; Bianco (RC) bruciati 5 ettari di vegetazione; Pianopoli (CZ) bruciati 2 ettari di macchia.
Basilicata ? Comune di Pomarico (MT) bruciati 5 ettari di bosco di conifere, con un danno ambientale molto alto.
Lazio ? Comune di Itri (LT) bruciati 10 ettari di macchia mediterranea in un rogo con un fronte di due chilometri; Monte San Biagio (LT) bruciati 5 di macchia bassa; Grotte Santo Stefano (VT) bruciati 3 ettari di sterpaglie; Lenola (LT) bruciato 1 ettaro di macchia bassa; Artena (Roma) bruciati 6 ettari di macchia bassa.
(Fonte Corpo forestale dello Stato)