Greenpeace: «No alle trivellazioni Eni nel Mare di Barents»

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Il sito prescelto è una delle più fragili aree della zona. Qui si riproducono e crescono i principali stock di pesce norvegese, qui vivono milioni di uccelli marini e si nutrono nelle acque prospicienti alle scogliere

La nave di Greenpeace «Esperanza» ospita oggi rappresentanti di un’ampia coalizione di associazioni ambientaliste, in navigazione presso il sito di Goliath, a circa 65 chilometri dalla costa norvegese, dove l’Eni ha in programma esplorazioni petrolifere.
L’area è stata delimitata dagli ambientalisti con cartelli di «divieto di perforazione».
A partire da oggi, e per tutto l’inverno, il governo norvegese ha concesso all’Eni l’autorizzazione a condurre ricerche petrolifere. L’Eni ha quindi il permesso di rilasciare in mare centinaia di tonnellate di composti chimici.
Le basse temperature invernali e le condizioni di oscurità del lungo inverno artico rendono questo ecosistema