Alimenti – Riunione tecnica tra Arpacal e assessorato alla Sanità

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Nel corso della riunione si discuterà degli obblighi che derivano dalla normativa comunitaria e dei rapporti tra i diversi enti pubblici calabresi, competenti, a vario titolo, nei sopralluoghi ispettivi e nelle analisi di laboratorio sulla presenza di sostanze inquinanti in alimenti e bevande

Per dare migliori risposte al territorio in tema di sicurezza dei prodotti alimentari, garantendo allo stesso tempo un più efficace rapporto di collaborazione con le Asl calabresi, il Dott. Domenico Lemma, commissario dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria), affiancato dal direttore scientifico, Dott. Antonio Scalzo, presiederà il 24 febbraio a Catanzaro (nella sede centrale Arpacal) una riunione tecnica con i dirigenti dei settori competenti dell’agenzia ambientale calabrese, alla presenza del Dirigente del Settore Prevenzione dell’Assessorato regionale alla Salute, Dott. Luigi Rubens Curia.
Nel corso della riunione si discuterà degli obblighi che derivano dalla normativa comunitaria e dei rapporti tra i diversi enti pubblici calabresi, competenti, a vario titolo, nei sopralluoghi ispettivi e nelle analisi di laboratorio sulla presenza di sostanze inquinanti in alimenti e bevande.
Intanto, sul fronte degli esami svolti per verificare la presenza del colorante Itx nelle confezioni di cartone per bevande ed altri prodotti alimentari, hanno dato esito negativo le analisi, sugli ultimi sette dei diciotto campioni, svolte dal laboratorio chimico del Dipartimento provinciale Arpacal di Catanzaro.
Dopo il latte, le cui confezioni erano provenienti dalla provincia di Crotone, il laboratorio ha analizzato due campioni di besciamella e cinque di passata di pomodoro, prelevati in supermercati di Catanzaro e dell’hinterland dal Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri.
I due campioni di besciamella appartenevano a lotti rispettivamente in scadenza a marzo e maggio 2006. Tra le passate di pomodoro, a parte un campione con scadenza giugno 2006, le date entro le quali era preferibile consumare il prodotto oscillavano tra gennaio e maggio 2007.
Conclusa l’analisi per la presenza di Itx, il laboratorio chimico del Dipartimento provinciale Arpacal di Catanzaro, dopo l’acquisizione dello standard – ossia della sostanza pura di riferimento con cui effettuare le verifiche – e dopo la calibrazione degli strumenti per tararli alle specifiche tecniche, procederà all’analisi della presenza di ocratossine e aflatossine nei prodotti alimentari realizzati con grano eventualmente contaminato. Anche in Calabria, infatti, sono giunte ai laboratori dell’agenzia ambientale calabrese campioni di prodotti realizzati con grano, di cui si sospetta la contaminazione, sequestrato in Puglia nell’ambito di un’inchiesta che ha coinvolto diversi molini e pastifici locali.

(Fonte Arpa Calabria)