Al top squali, razze, cetacei, uccelli palustri, pesci di fiume, tartarughe marine e fiori rarissimi. E perfino pipistrelli. L’Italia non ha ancora un Piano nazionale sulla Convenzione della Biodiversità, manca di una seria strategia per controllare e contrastare il Commercio di vita selvatica
L’Italia rischia di veder scomparire ben 266 specie considerate dagli esperti internazionali sull’orlo dell’estinzione o già estinte come ad esempio l’avvoltoio monaco o il gobbo rugginoso, una bellissima anatra dal becco turchese. Stanno per uscire dall’arca italiana molte specie marine, tra cui squali, mante, delfino comune, foca monaca, tartarughe marine, balenottera comune e decine di uccelli che frequentano i nostri laghi e stagni, tra cui anatre, limicoli, e poi pipistrelli, lucertole, tritoni e serpenti. Fiumi a rischio se si considerano i loro abitanti: decine le specie di pesci considerati ormai quasi