Perché non una legge per riconoscere le aziende del «commercio equo»?

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È la proposta avanzata alla chiusura della Fiera nazionale del commercio equo e solidale, che si è svolta in questi giorni al Pime di Milano. Un testo che riconosca anche gli enti del settore costituirebbe un importante caso unico in Europa

Una legge che definisca i criteri per cui un prodotto si possa definire di «commercio equo»; che riconosca non solo i prodotti, ma anche gli enti che operano nel settore; che preveda la costituzione di un vero e proprio albo delle organizzazioni del commercio equo. Sono le caratteristiche che dovrà avere la nuova legge sul commercio equo in Italia, secondo Assobotteghe, Agices e Transfair Italia, i maggiori organismi che si occupano di commercio equo nel nostro paese. La proposta è stata lanciata di concerto dalle tre organizzazioni, in occasione della chiusura di «Tuttaunaltracosa», la Fiera nazionale del commercio equo e